Milano oltre il business travel. Il 2019 è l’anno di Leonardo da Vinci
Milano cambia pelle, o forse l’ha già cambiata. Da capitale del business è diventata anche destinazione turistica a tutti gli effetti, e quest’anno si registra un incremento del 7% negli arrivi. Ma la sfida non è ancora vinta: ora la missione è superare le due notti di permanenza media in città e competere con le sorelle maggiori (turisticamente parlando) Roma, Firenze e Venezia, senza copiare modelli consolidati ma investendo sugli asset che le sono propri. «Vogliamo intercettare un turismo di qualità, e fare capire a chi ci visita che Milano è una città da esplorare anche dal punto di vista culturale, che può vantare una posizione strategica per spingersi nel resto della Lombardia e dell’Italia», fa sapere Sergio Daneluzzi, city marketing division International Projects Unit del Comune di Milano.
UN PALINSESTO LUNGO NOVE MESI. Naturalmente la città non dimentica la vocazione business e continuerà a investire sul turismo congressuale, ma promuovendo anche valori come design, stile, moda, innovazione. E proprio colui che possiamo immaginare come il primo o più grande innovatore della storia sarà protagonista nei mesi a venire, in città e nella sua promozione all’estero. Parliamo di Leonardo da Vinci, di cui nel 2019 si celebreranno i 500 anni dalla morte. E Milano, la città in cui soggiornò più a lungo, gli dedicherà un palinsesto di iniziative da maggio 2019 a gennaio 2020: riaperture straordinarie di sale restaurate, mostre, concerti, installazioni artistiche e musei virtuali. Il cuore sarà il Castello Sforzesco ma gli eventi si snoderanno nei luoghi meneghini più legati alla sua figura, da Santa Maria delle Grazie con il suo Cenacolo alla Pinacoteca Ambrosiana e altri, fino ad arrivare al Museo della scienza e tecnologia che porta il suo nome.
«Milano è una città d’arte e questo percorso di consolidamento passa attraverso uno dei suoi simboli più prestigiosi, uno dei primi talenti arrivati in città per far fortuna, e noi vogliamo rendere Milano attrattiva per i giovani talenti di oggi», aggiunge Daneluzzi.
Sarà un palinsesto diffuso che raccoglie la fortunata eredità del “modello Milano”, ovvero quello di proporre, nel corso dell’anno, eventi tematici in giro per le città. Sono le week, da quella della musica al cinema al food, e Daneluzzi non esclude che l’anno prossimo possano essere anche loro tematizzate in qualche modo sotto il nome di Leonardo.
COMUNE IN SINERGIA CON LE IMPRESE: FTO IN PRIMA FILA. Quel che è certo, invece, è che nel promuoversi Milano non sarà da sola. L’amministrazione cerca la collaborazione delle aziende, come quelle del turismo riunite in Fto: «Si è aperto un tavolo comune con Confcommercio che coinvolge hotel, ristoratori, operatori, guide – spiega il direttore nazionale dell’associazione Gabriele Milani – L’idea è quella di collaborare e di condividere idee e strumenti laddove ci sia l’opportunità di promuovere Milano e il palinsesto legato a Leonardo. Per esempio alle fiere estere cui i nostri associati partecipano, stabilire contatti privilegiati con i media stranieri, promuoversi anche tramite gli in flight magazine delle principali compagnie aeree». Allo studio anche itinerari e visite guidate, con lo sguardo oltre il 2019. «L’idea è quella di lasciare una legacy, come è accaduto per Expo 2015», conclude Milani.