by Gabriele Simmini | 27 Maggio 2021 10:15
Fumata bianca per la newco Alitalia nell’incontro tenutosi a Bruxelles tra la commissaria europea per la Concorrenza, Margrethe Vestager, e i ministri dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e dell’Economia, Daniele Franco (in collegamento da Roma). Ora il progetto Ita può decollare «già ad agosto», secondo quanto riferito da Giorgetti. Il governo italiano e la Commissione Ue hanno quindi raggiunto una prima intesa sul passaggio da Alitalia in amministrazione straordinaria a Ita, la newco guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini, ma saranno i tavoli tecnici nelle prossime settimane a stabilire il livello di discontinuità che Bruxelles chiede al nostro Paese per la nascita della nuova compagnia aerea.
Tra questi, resta apertissimo il dibattito sul marchio che, in un primo momento, sembrava dare più rassicurazioni al governo italiano[1]. Ad oggi, infatti, il marchio Alitalia non passerà direttamente a Italia Trasporto Aereo, ma dovrebbe essere messo a bando con un’asta che potrebbe penalizzare la newco.
ADDIO AL PROGRAMMA MILLEMIGLIA. A Italia Trasporto Aereo, invece, dovrebbe essere garantito il passaggio diretto del ramo aviation di Alitalia, con una flotta di partenza che conterà circa 50 aerei e un totale di 2.500 dipendenti (con nuovo contratto) tra piloti, assistenti di volo e impiegati. Confermato il taglio degl slot sia a Linate sia a Fiumicino, mentre per gli altri asset – handling, manutenzione e programma MilleMiglia – sono previsti dei bandi di gara aperti a tutto il mercato. Secondo gli accordi stipulati a Bruxelles, inoltre, Ita non potrà partecipare al bando di gara per MilleMiglia, perderà la maggioranza delle quote nel settore manutenzione, mentre potrà conservarla nel ramo handling. Questi ultimi due asset “pesano” circa 4.500 lavoratori di Alitalia in a.s.
UNA DOTAZIONE A RATE. Altro tema scottante è quello della dotazione iniziale: il governo, infatti, intende sostenere Ita con una iniezione di liquidità di 1,35 miliardi di euro garantita in tre tranche. La prima da 700 milioni di euro, da versare entro quest’anno; la seconda da 400 milioni per il 2022 e la terza da 250 milioni di euro prevista nel 2023. I tre miliardi iniziali previsti dal governo dovrebbero quindi essere spalmati lungo tutto il piano quinquennale, con il periodo 2024-2025 che potrebbe essere garantito con versamenti pari a 1,65 miliardi.
«Abbiamo fatto dei passi in avanti, ma non è finita, ci sono tanti passaggi tecnici e non solo. Però sicuramente oggi è una tappa importante verso la soluzione del problema – ha sottolineato Giorgetti – Abbiamo il dovere di garantire l’operatività per la stagione estiva, in seguito ci sarà la nuova compagnia che partirà alle condizioni che si stanno definendo, mi auguro entro il mese di agosto[2]».
Secondo il Corriere della Sera, quindi, la roadmap ora prevede un primo decollo commerciale. Da agosto, infatti, Ita inizierebbe a vendere i biglietti per conto di Alitalia (che continuerà a gestire i voli), mentre la partenza operativa della newco dovrebbe essere ufficiale entro l’autunno.
LE REAZIONI E LE CRITICHE. Tra le reazioni al nuovo accordo spicca quella negativa del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino: «L’intesa così come trapelata sarebbe inaccettabile. Secondo quanto apprendiamo da fonti europee, infatti, si parlerebbe di metà della flotta con un conseguente drastico taglio del personale e, per di più, con contratti nuovi. Una prospettiva del tutto simile a quanto già paventato nei mesi scorsi e su cui abbiamo già dichiarato la nostra forte contrarietà – sostiene il sindaco – Un accordo del genere chiama a una nuova, grande, mobilitazione contro i ministri che hanno sostenuto una tale, scellerata, intesa e contro il governo stesso».
Anche per i segretari generali di Filt-Cgil, Stefano Malorgio, Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia, e Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, l’esito delle trattative non è positivo. «Non è possibile che Alitalia resti commissariata dal 2017, con versioni altalenanti sul numero degli aerei e quindi degli esuberi. La stagione estiva, la più redditizia, è già cominciata; la cassa viene bruciata; gli stipendi non arrivano regolarmente; la concorrenza si mangia gli spazi della compagnia di bandiera. La situazione continua a peggiorare e noi continuiamo ad apprendere le notizie dai media nonostante abbiamo sollecitato già da febbraio l’attivazione di una cabina di regia per il rilancio del vettore», sostengono i segretari in coro.
I rappresentanti dei lavoratori, poi, ribadiscono le motivazioni per lo sciopero nazionale[3] dell’intero comparto: «Deve essere chiaro una volta per tutte se vogliamo o no una compagnia di bandiera all’altezza delle concorrenti e che faccia gli interessi economici italiani senza fare macelleria sociale. Tutte queste ragioni stanno alla base dello sciopero previsto per il 18 giugno».
I PIANI DI ALITALIA. Intanto, sul fronte di Alitalia in amministrazione straordinaria i tre commissari hanno comunicato che gli stipendi di maggio saranno pagati in due tranche: la metà il 28 del mese, l’altra solo quando verranno erogati i 100 milioni del nuovo prestito[4] di Stato incluso nel decreto Sostegni bis. Nelle stesse ore, poi, Alitalia ha annunciato l’estensione dei voli Covid tested dal 9 luglio al collegamento Roma-Tokyo, mentre la Roma-New York (sempre Covid tested) prevede un volo quotidiano a giugno e due frequenze al giorno a luglio. Come già anticipato nei giorni scorsi[5], infine, per l’estate 2021 Alitalia “riprenderà a volare verso le destinazioni turistiche preferite dagli italiani con nuovi voli internazionali diretti verso la Grecia, la Spagna e la Croazia e più frequenze verso la Sicilia, la Puglia e la Calabria”.
E già possibile prenotare, infatti, i voli da Roma Fiumicino per Santorini, Skiathos, Preveza, Cefalonia, Creta, Corfù, Mykonos, Zante, Dubrovnik e Spalato e quelli da Roma Fiumicino e Milano Linate per Rodi, Ibizia, Minorca e Palma di Maiorca. Da giugno Alitalia tornerà ad operare i collegamenti con Malaga e Marsiglia e da luglio con Tel Aviv e Algeri. Da Luglio saranno incrementate anche le frequenze verso le principali città europee, oltre a Tunisi e Il Cairo.
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