Sembrava dovesse durare solo fino a Pasquetta. E invece no: l’ordinanza che, a volerne esasperare i termini, oseremmo chiamare “anti Canarie” durerà fino al 30 aprile, mandando all’aria – con l’imposizione di una mini quarantena – quel timido accenno di ripartenza dell’outgoing che il mercato si preparava ad assaggiare.
È già in Gazzetta Ufficiale, infatti, la disposizione datata 2 aprile del ministero della Salute che proroga a fine mese l’ordinanza-lampo, che all’indomani del decollo del primo volo Neos per Tenerife e Fuerteventura, aveva imposto, sulla scia delle polemiche sollevate dagli albergatori, inattesi paletti ai viaggi in Europa. Ovvero: tampone 48 ore prima dell’ingresso in Italia, cinque giorni di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario, ulteriore test al termine dell’isolamento.
La misura prorogata dal ministro Roberto Speranza, già fortemente criticata dalle associazioni del turismo organizzato, riguarda dunque tutti i Paesi contenuti nell’Elenco C del dpcm dello scorso 2 marzo.
ANCHE ISRAELE NELL’ELENCO C. Destinazioni prettamente europee, a cui si vanno ad aggiungere, con la nuova ordinanza Gran Bretagna, Irlanda del Nord e Austria (tranne il Tirolo, per cui il periodo di isolamento fiduciario previsto è di 14 giorni), ma anche Israele.
Tolte le new entry, dunque, fanno parte dell’Elenco C i seguenti Paesi: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
La proroga dell’ordinanza che impone la mini quarantena arriva alla vigilia della partenza di nuovi voli Neos per le Canarie, stavolta con partenza da Verona. Una prima rotazione con 170 persone a a bordo del Boeing 737/800, al servizio dei pacchetti Covid tested immessi sul mercato da Alpitour e ostacolati da Speranza.
VOLI COVID TESTED DA/PER GLI STATES. Sul sito del ministero della Salute, invece, una dettagliata sezione è dedicata ai voli Covid tested autorizzati tramite ordinanza su determinate rotte Italia-Stati Uniti: nello specifico, da/per New York e Atlanta a Roma Fiumicino e Milano Malpensa.
Si tratta di una sperimentazione, avallata inizialmente da un’ordinanza del 23 novembre 2020, e ora estesa fino al 30 giugno 2021, che tra le altre compagnie vede Alitalia proseguire fino a quella data i servizi quarantena free su Nyc. I passeggeri dei voli Covid tested, in ingresso in Italia, di questo e degli altri voli autorizzati saranno esonerati dagli obblighi di sorveglianza sanitaria e di isolamento fiduciario. Tra i requisiti necessari per bypassare tale imposizione: la consegna all’imbarco della certificazione attestante il risultato negativo del test molecolare o antigenico, effettuato non oltre 48 ore prima, la consegna sempre al vettore dell’autocertificazione, la compilazione del Passenger Locator Form (Plf), nuovo test molecolare o antigenico all’aeroporto di destinazione.
Sul fronte internazionale, è stato nel frattempo prorogato fino al 30 aprile il divieto – salvo eccezioni – ai viaggi dal Brasile.
Tutte misure, queste, che fanno il paio con la proroga, sempre fino a fine mese, delle restrizioni agli spostamenti tra regioni su tutto il territorio italiano e spostano ancora di alcune settimane l’ormai dolorosa lancetta della ripartenza turistica.