Un accordo d’impronta green quello siglato oggi tra il ministero del Turismo, Trenitalia ed Enel per promuovere il turismo lento all’insegna della sostenibilità. L’accordo prevede lo sviluppo della mobilità elettrica, delle intermodalità treno-auto-bicicletta, la realizzazione di comunità elettriche e l’installazione di “panchine intelligenti” in alcune stazioni Fs per ricaricare cellulari e biciclette.
Per il ministro Massimo Garavaglia «si tratta di un protocollo che vede due grandi realtà industriali italiane e il ministero, unite per sostenere azioni di sviluppo del turismo lento che ha dei numeri sempre più importanti nel nostro Paese. I giovani, soprattutto quelli della Generazione X – composta da 2 miliardi di persone – hanno preso piena consapevolezza del turismo sostenibile, che non è una moda ma una ragione per cui scelgono le destinazioni. L’auspicio è che almeno una buona metà di questo target arrivi in Italia, ma per accoglierli al meglio bisogna rendere appetibile il nostro territorio e le connessioni utili a collegare le grandi e le piccole città».
«Siamo reduci dal congresso mondiale dell’Unwto organizzato a Sorrento – ha aggiunto Garavaglia – e i giovani presenti hanno sottoscritto un documento dove la sostenibilità e la accessibilità sono i temi dominanti per il viaggio. Questo protocollo va in questa direzione: abbinare al treno tutta una serie di servizi che Enel è in grado di fornire è il modo migliore per adeguare l’offerta turistica alle nuove generazioni di viaggiatori. Abbiamo già iniziato con Enel e con Trenitalia, una fase sperimentale di un tratto della via Francigena che può diventare un brand forte quanto il Cammino di Santiago di Compostela».
L’accordo, quindi, si focalizza su un target dagli enormi potenziali: basti pensare che oggi il 43% degli italiani, secondo i dati forniti dallo stesso Mintur, vuole vivere un’esperienza di turismo lento e che il 50% dei viaggiatori italiani appartiene alle generazioni Y, Z e X. In tale ottica rientra anche lo stanziamento di 20 milioni di euro stanziati ed erogati dal Mintur per i piccoli borghi del sud Italia e tre tranche di 10 milioni di euro all’anno che verranno erogate per incentivare il turismo lento nell’entroterra del Paese. Per non parlare dei 600 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture per lo sviluppo di ciclovie per sostenere un bacino di traffico che in Italia è ancora poso sfruttato.
Ruolo chiave in questo protocollo d’intesa per il turismo lento verrà giocato da Trenitalia, che si impegnerà ad aumentare la capillarità dei suoi collegamenti, come ha sottolineato l’amministratore delegato Luigi Corradi.
«Il turismo sul treno sta crescendo moltissimo: basti pensare che se nel recente passato sulle Frecce avevamo una forte componente di traffico business (60%) e una quota minore di leisure, oggi queste percentuali si sono invertite. Questo perché c’è una voglia sempre più forte di utilizzare il treno e Trenitalia la sta sostenendo con diverse iniziative: innanzitutto privilegiando le stazioni delle località estive e cercando di essere più capillari – ha ricordato Corradi – Abbiamo poi spinto molto sulla intermodalità, unendo autobus-treno: tra gli esempi concreti ci sono Taormina e Costiera amalfitana dove abbiamo allestito dei link in bus per raggiungere i centri-città».
Riguardo poi al turismo internazionale, Trenitalia sta investendo sui treni che viaggiano oltreconfine, «ad esempio sulla Svizzera che sta avendo un enorme successo, con dati di riempimento inaspettati. Altra operazione realizzata da poco riguarda l’hub aeroportuale di Roma Fiumicino dove un Frecciarossa è posizionato in concomitanza con gli aerei che arrivano dagli Usa. Di fatto i passeggeri provenienti dagli States possono acquistare già a casa loro i biglietti del treno Av per raggiungere Firenze e Napoli».
Corradi ha poi anticipato la notizia della nascita di una newco a settembre, per il momento con un logo ancora top-secret, ma che sicuramente evocherà anche i treni storici, dedicata al turismo lento, dove Trenitalia porrà attenzione alle tratte regionali per valorizzare borghi decentrati e circuiti per cicloturismo. «Una operazione dedicata alla vocazione turistica di certe tratte ferroviarie. E quindi per sviluppare questo tipo di turismo attraverso una adeguata offerta di treni. Il nostro è un punto di partenza», ha concluso l’ad.
Infine per il partner Enel il protocollo è un impegno che vale su tutto il territorio, come ha ricordato il direttore Italia, Nicola Lanzetta: «Per noi è entusiasmante condividere questa operazione, perché i soggetti coinvolti sono tre eccellenze. La nostra azienda, già 15 anni fa, comunicò che si poteva distribuire energia elettrica in modo sostenibile. Oggi come Paese abbiamo la grande sfida di incentivare lo sviluppo salvaguardando l’ambiente. E questo accordo unisce la possibilità di fare turismo utilizzando l’energia elettrica nella mobilità. Tutto questo consente di avere un hand to hand, ovvero raggiungere mete anche minori con l’elettrico, che è sicuramente un forte appeal turistico per il nostro Paese».