Mitur, Santanchè tiene duro: «Nessun passo indietro»

Mitur, Santanchè tiene duro: «Nessun passo indietro»
24 Gennaio 10:48 2025 Stampa questo articolo

«Mai detto di un passo indietro sul falso in bilancio». Visto che tutti parlano di lei, Daniela Santanchè si fa sentire in modo chiaro da Verona, a margine dell’inaugurazione del Motor Bike Expo.

Da giorni impazzano le voci sul totoministri, legato a un’eventuale uscita di scena della titolare del Mitur, legata al rinvio a giudizio sul caso Visbilia. L’argomento dimissioni però non è affatto sul tavolo di Palazzo Chigi e Santanché lo ribadisce con forza, come riferisce l’Agi: «Se ho già parlato con Meloni? No, perché non c’è il tema». Poi, per ben due volte, ribatte su un concetto: «I miei rapporti con la premier? Come sempre, sono come sempre».

Il ministro quindi esplicita: «Non ho mai detto che avrei pensato di dimettermi. Ho sempre detto che sulla questione della cassa integrazione, che capisco abbia implicazioni politiche avrei fatto un passo indietro se fossi stata rinviata a giudizio, ma sul falso in bilancio non c’è nessuna implicazione politica».

Il riferimento è relativo all’accusa di truffa all’Inps sulla Cassa Covid. Il 29 gennaio la Cassazione deciderà se la competenza del procedimento rimarrà a Milano o sarà trasferita a Roma.

Santanchè per ora va avanti e non palesa incertezze: «Sono certa che sarò assolta, quindi sono assolutamente tranquilla. Capisco la gogna e l’accanimento sulla questione, capisco che l’opposizione non ha niente da dire, ma nessuno mi farà saltare i nervi. Sono tranquilla e confidente, ci si difende nei processi e non nei giornali. Di certo non patteggerò mai, io vado fino in fondo».

Così il ministro coglie l’occasione per ribadire uno dei suoi mantra: «Male non fare paura non avere. A me nessuno ha chiesto di fare un passo indietro, so come sono le vicende. Continuo a fare il mio lavoro come sempre. La mia situazione psicologica è di assoluta serenità, mi spiace per questo assalto mediatico ma pazienza».

«STOP ALLE CHIACCHIERE»

Proprio ieri, dalla fiera internazionale del Fitur a Madrid, Gianluca Caramanna, consigliere del ministro del Turismo, aveva respinto al mittente le voci circa una sua promozione a capo del dicastero in caso di addio di Santanchè: «Sono solo chiacchiericci, il nostro ministro sta lavorando molto bene, andiamo avanti. Qualcuno ha fatto polemica sulla sua assenza, ma aveva già detto che non sarebbe venuta a Madrid, perché stava preparando la missione a Gedda, per l’ultima tappa dell’Amerigo Vespucci dal 27 al 30 gennaio».

Nel calderone del totoministri era finito anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Senato Lucio Malan, che però ha escluso qualsasi retroscena: «Io ministro? Ora possibilità allo 0%», ha dichiarato ieri a Ra Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora. Malan, quindi, ha negato di aver incontrato Giorgia Meloni mercoledì a Palazzo Chigi per questo motivo: «Sono stato da un alto funzionario, insieme a Bignami, per parlare di concessioni autostradali». Mai dire mai, però: «Ove mai mi venisse chiesto si fa quello che ci viene chiesto, ma non è avvenuto».

Sul caso Santanchè-Visibilia si è espresso anche il deputato di FdI, Giovanni Donzelli, che si è intrattenuto con i cronisti nei pressi del Senato, come riferisce l’Agenzia Nova. «Daniela Santanchè aveva detto a suo tempo che, in caso di rinvio a giudizio, avrebbe fatto una riflessione. Adesso la sta facendo e noi aspettiamo che ci dica cosa ritiene di fare alla luce delle ultime evoluzioni. È un ottimo ministro del Turismo e ha lavorato in modo impeccabile, come riconoscono tutti gli operatori del settore».

Appuntamento al 29, dunque: la partita vera si giocherà in Cassazione.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa del Mitur
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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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