Mobile booking, un ospite su due prenota l’hotel via smartphone
A Firenze ha preso il via l’11ª edizione di Bto – Buy Tourism Online, in programma alla Stazione Leopolda fino al 21 marzo. Tra gli appuntamenti da non perdere, c’è il panel Mobile Booking è più sexy che mai, mentre tra i protagonisti ci sono Des O’Mahony, founder di Bookassist, Steffen Berelowitz, vice president digital marketing di Travel Tripper e Furio Gianforme, head of travel Italy di Google.
Secondo i dati dell’Osservatorio di Bookassist, agency che opera nel campo del marketing online e delle tecnologie applicate all’industria alberghiera, le ricerche di hotel da mobile stanno raggiungendo un punto di piena maturazione. Nel 2018, il 50% del traffico diretto generato verso i siti web degli alberghi è arrivato da smartphone, con in testa il mercato inglese, irlandese, spagnolo e portoghese dove un utente su due sceglie, già oggi, l’hotel “on the go”.
I website alberghieri italiani, sempre secondo la campionatura di Bookassist (oltre 2mila alberghi), hanno invece visto un +13% di incremento di revenue proveniente da prenotazioni su telefonino, con uno share sul totale delle prenotazioni online dirette che si assesta al 12%.
A guidare il cambiamento ci pensano i Paesi anglofoni, con un quarto del fatturato del sito web dell’hotel generato da contatti tramite smartphone. L’incremento annuale è del +13%. I mercati di lingua tedesca, poi, hanno subito un accelerata (+39%) nel 2018 rispetto all’anno precedente.
Tuttavia, con il mobile che sembra in espansione vertiginosa, esistono alcuni parametri che non ammettono da parte delle aziende il minimo errore. A farla da padrone per ciò che riguarda la fruibilità di contenuti online è la velocità. A dircelo sono le recenti analisi fatte da Google: se un sito non si carica entro 3 secondi, il 53% dei visitatori lascia la pagina ed è così che si perde un’occasione.
E per aiutare le imprese ad affrontare questa sfida Google ha appena lanciato al Mobile Congress di Barcellona il nuovo Test My Site, uno strumento gratuito che permette alle aziende di analizzare la rapidità del proprio sito o delle singole pagine e di ottenere suggerimenti pratici per l’ottimizzazione.
La realtà però, secondo Google, è che nonostante il 52% del traffico mondiale arriva da mobile, quello da desktop converte il doppio negli acquisti.