Per raggiungere gli obiettivi della sostenibilità ambientale, sociale e della governance aziendale (Esg) è fondamentale la collaborazione di tutta la filiera, ma gli investimenti delle aziende non bastano. Ci sono ancora ostacoli da superare, in primis sul fronte delle infrastrutture e del carburante green. È quanto è emerso dal confronto sul tema “Mobilità sostenibile tra mare, cielo e terra. Leader della travel industry a confronto” organizzato dal Gruppo Bluvacanze.
Eleonore Tramus, general manager East Mediterranea Air France Klm, conferma che «il carburante sostenibile per l’aviazione (Saf) è uno dei fattori chiave per ridurre la propria impronta di carbonio, ma non è ancora disponibile su larga scala. Nel 2023, le compagnie aeree del Gruppo hanno incorporato circa 80.000 tonnellate di Saf, quasi il doppio rispetto al 2022».
Il Gruppo ha stilato la sua roadmap: «Tra i nostri obiettivi spicca la riduzione delle emissioni di Co2 passeggero/km del 30% rispetto al 2019 entro il 2030, per poi raggiungere le zero emissioni entro il 2050. Cruciale per Air France è naturalmente anche il rinnovo della flotta: entro il 2030 puntiamo ad avere l’80% di aerei di nuova generazione, stiamo investendo 1 miliardo in un anno, attualmente siamo al 35%».
GLI SVILUPPI NELLE CROCIERE
Se per i voli la sfida è complessa, lo è forse ancor di più per un gruppo crocieristico che movimenta l’equivalente di vere destinazioni di vacanza galleggianti. «Possiamo dire di offrire qualcosa come 45mila camere d’hotel sulle nostre navi – spiega Leonardo Massa, vice presidente Sud Europa di Msc Crociere – L’ambizioso obiettivo dell’armatore è arrivare a un impatto zero sulle emissioni entro il 2050 e su questo ci impegniamo, in una sostenibilità che è multiforme. In ogni caso, le emissioni delle nostre navi sono calate del 40% dal 2014.
Abbiamo anche già realizzato nel 2023 la prima crociera a zero emissioni nette, con Msc Euribia che per il viaggio inaugurale da Saint-Nazaire a Copenhagen ha utilizzato il bioGN. Ma questi carburanti non sono ancora disponibili su larga scala, E ci sono ritardi strutturali, noi potremmo spegnere i motori arrivando in porto e utilizzare l’elettricità, ma solo quest’anno le banchine dei porti mediterranei hanno iniziato a implementare questi servizi, per esempio a Malta, mentre l’offerta è più sviluppata in Nord Europa. Ora con il Pnrr si potrebbe dare un’accelerata».
Il trasporto su rotaia, rispetto ai competitor su gomma (e cieli e mare), viene già considerato per sua stessa natura più green, ma occorre non abbassare la guardia: «La vera sfida è far si che la comunità ne comprenda l’efficacia e capisca che si può usare il treno per spostamenti in precedenza fatti con altri mezzi – spiega Gianbattista La Rocca, amministratore delegato di Italo – I prossimi 3-5 anni porteranno sviluppi ma in ambito di Unione europea c’è ancora tanta strada da fare, si parla da tempo di intermodalità, ma per un operatore viaggiare da un Paese all’altro è ancora complesso».
Italo l’anno scorso ha portato a termine il processo di rifinanziamento della struttura del capitale esistente tramite nuovo prestito bancario “green” del valore di 1,4 miliardi di euro proprio per supportare gli investimenti sulla sostenibilità.
LA RICERCA
«I risultati delle nostre indagini mostrano come l’attenzione dei turisti alla sostenibilità vari da Paese a Paese – dichiara Eleonora Lorenzini, direttore Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano – In Italia solo il 15% dei turisti ha cercato informazioni sulla sostenibilità ambientale dei servizi prima della prenotazione, contro il 37% degli statunitensi, ma la sensibilità cresce quando guardiamo alle fasce più giovani della popolazione. In ambito corporate travel, invece, l’attenzione è più alta: l’80% delle aziende italiane intervistate dall’Osservatorio attua azioni per migliorare la sostenibilità dei viaggi d’affari».
IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DI BLUVACANZE
L’evento è stata anche l’occasione per il Gruppo Bluvacanze di presentare il primo Bilancio di Sostenibilità che coinvolge le tre legal entities della società. Il documento rappresenta un primo passo di definizione e di rendicontazione della propria strategia di sostenibilità. Quest’ultima si compone di temi materiali e dei loro obiettivi; quindi, delle azioni per raggiungerli, distribuite negli anni 2024, 2025 e 2026.
Il Bilancio è parte integrante di un articolato Piano Csr innestato su diversi pillar, che via via verranno annunciati nell’arco del primo triennio 2023-2025, e da oggi accompagna l’azienda. «Abbiamo adottato un approccio alla sostenibilità che duri nel tempo, cioè integrato, sistematico e progressivo – argomenta l’ad del Gruppo Bluvacanze, Domenico Pellegrino – È in primis la nostra cultura manageriale che sta cambiando, così da governare in maniera sinergica le diverse dimensioni aziendali verso buone prassi ambientali, economico/finanziarie, sociali ed etiche».