by Gabriele Simmini | 5 Giugno 2018 7:00
Da Fare a Offer (da tariffa a offerta) e da Pnr a Order, (dal numero unico di prenotazione all’ordine). Due piccole ma importanti novità che nascono con il protocollo Ndc di Iata e che cambieranno il linguaggio della biglietteria aerea, sempre più orientata ai modelli dell’ecommerce.
Ma non sono modifiche di poco conto, perché con la forma cambia anche la sostanza del pricing o del posto acquistato: con i nomi di offerta e ordine è inevitabile pensare che non si compra più un semplice posto a sedere, ma prodotti e servizi a 360° che imitano sempre più il modello Amazon.
Dopo anni di sperimentazioni, quindi, l’industria aerea ha deciso che è arrivato il momento di fare sul serio e di farlo in fretta: bisogna competere sullo stesso terreno digitale delle low cost utilizzando il modello delle Olta. Non è un caso, infatti, che il passaggio linguistico e di codice da tariffa a offerta ricalchi proprio il modello di vendita di Ryanair & Co. Lo ha confermato lo stesso Steffen Weinstok, senior head of sales Italy & Malta di Lufthansa Group: «L’obiettivo è essere presenti su tutti i canali con gli stessi prodotti, e la New Distribution Capability permetterà una vera e propria shopping experience» che, accanto al biglietto, permette di acquistare elementi come l’accesso[1] a una lounge, o il collegamento wifi a bordo. (Leggi l’articolo”Lufthansa e le Smart Offer” sullo sfogliabile online[2])
L’URGENZA TUTTA EUROPEA. È una necessità tutto europea, a quanto pare, visto che sono state Air France, Lufthansa e Iag (Iberia e British) ad applicare una fee sulle prenotazioni tramite gds per favorire l’adozione del nuovo protocollo. D’altra parte le compagnie nordamericane non vedono come una priorità l’adozione dell’Ndc, mentre Ryanair, easyJet e il gruppo delle low cost non hanno dimostrato nessun interesse per un linguaggio che ricalca già le loro piattaforme di vendita diretta.
Ma se questo è il primo fronte, il secondo è quello del web. L’Ndc di Iata ricalca il modello Amazon e sostituendo il Pnr con l’Order si manifesta come il più classico dei carrelli del modello ecommerce. I vettori, quindi, hanno bisogno di anticipare una eventuale entrata nel settore dell’e-travel da parte di Google o Facebook, e hanno bisogno di vendere non solo un numero di posto assegnato, ma la poltrona con la sua foto, video, le ancillary, le comodità a terra e a bordo facilmente fruibili e consultabili online prima, durante e dopo la prenotazione.
«Il controllo passa dal gds al vettore e l’ordine, inteso come nuovo Pnr, anche questo passa ora sotto il controllo diretto della compagni aerea», ha sottolineato Eros Candilotti, direttore business travel di Gattinoni Mdv durante l’ultima convention.
OBIETTIVO 20-20-20. Così i global distribution system hanno dovuto rimboccarsi le maniche e iniziare a ottenere le certificazioni per “gestire” il linguaggio Ndc e integrarlo nelle loro piattaforme, raggiungendo vari livelli sia come It Provider sia come Aggregatori Ndc: sono nate così le soluzioni Smartpoint di Travelport, il nuovo Sabre Red Workspace, l’Ndc-X program di Amadeus.
«Sia chiaro, Ndc non è un software né un’applicazione – racconta Candilotti – È un linguaggio, un protocollo che può essere implementato è gestito dai gds, è aperto a terze parti, intermediari, provider It o membri non Iata: è uno standard di trasmissione di dati basato su Xlm che offre più capacità nella vendita e possibilità di distribuire nuovi prodotti e servizi, riducendo i costi».
L’accelerata è stata sottolineata dalla stessa Iata che si è posta l’obiettivo 20-20-20, ovvero: venti vettori certificati al terzo livello Ndc (il più alto) dovranno raggiungere il 20% dell’offerta indiretta gestita sul nuovo protocollo entro il 2020. E la stessa Lufthansa è la compagnia in prima linea su questo obiettivo.«Anche in Italia diventano disponibili solo sui canali Ndc e sul sito lh.com le Smart Offer», ha rincarato la dose Weinstok.
L’ORA DEI NETWORK. Il 2018, quindi, è l’anno dell’affermazione del nuovo protocollo ed ora la palla passa alle agenzie di viaggi, soprattutto ai network. Welcome Travel e Lufthansa Group [3]hanno già iniziato la cooperazione per la connessione diretta Ndc-Api con l’obiettivo di offrire alle agenzie del network la possibilità di acquistare la biglietteria attraverso la piattaforma WelGo! senza l’addebito dei 16 euro che il Gruppo tedesco prevede per le prenotazioni via gds a partire dallo settembre 2015.
Eros Candilotti di Gattinoni, invece, oltre al lavoro di stretta collaborazione con le compagnie aeree interessate, sottolinea la necessità di uno strumento «che integri gds, Ndc di Iata e Api: un aggregatore unico che semplifichi il lavoro in agenzia».
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