by Redazione | 25 Settembre 2023 10:45
Chiusi i rifugi di media montagna e sui ghiacciai, Monterosa Ski tira le somme di una stagione estiva che è andata oltre le più rosee aspettative, complice anche l’apertura anticipata al 1° giugno, decisione che ha permesso il raggiungimento dei rifugi in alta quota e l’anticipo di tutte le attività alpinistiche.
Il periodo preso in considerazione – che va dal 1° giugno al 17 settembre 2023 – parla chiaro, segnando un consistente incremento del numero delle presenze che si attestano a quota 159.559 per un +15% rispetto al 2022, quando si erano fermate a 138.646, e del fatturato che sale a +22,17% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Interessante, per una lettura più attenta di questi dati, i numeri registrati da Gressoney-La-Trinité che conta 80.409 presenze nel 2023 (nel 2022 erano state 68.053) a sottolineare il successo dei percorsi alpinistici di alta quota e l’ottima tenuta dei ghiacciai, favorita dalle intense nevicate dello scorso maggio e dalle basse temperature della prima parte dell’estate.
«La scelta di anticipare l’apertura della stagione al 1° giugno – osserva Daniel Grosjacques, direttore amministrativo di Monterosa Spa – ci ha indubbiamente premiati perché ci ha permesso di allungare il periodo di fruizione dei rifugi in alta quota con il conseguente svolgimento delle attività alpinistiche, intense e costanti per quasi tutta l’estate, grazie proprio all’ottima condizione dei nostri ghiacciai. Al contempo, abbiamo accolto con soddisfazione la riconferma dei numeri di presenze a quote più basse. Sono ormai quattro stagioni che la montagna gode, infatti, di una notevole riscoperta da parte del target famiglie e coppie giovani. Nel periodo pandemico e post pandemico, il bisogno di spazi aperti, di distanza, di luoghi sicuri dal punto di vista sanitario, ha condotto molti italiani a scegliere per le proprie vacanze o per i long weekend, la montagna».
Il ritorno alla montagna estiva è stato confermato anche da operatori di altre zone alpine e appenniniche italiane, creando i presupposti per una diversificazione dell’offerta, come lo stesso Grosjacques evidenzia: «L’ulteriore incremento del fatturato e del numero di presenze fatti registrare nell’estate 2023, sono ormai indice di una tendenza che, via via nel tempo, è andata a consolidarsi e che ci spinge a mettere sul mercato prodotti nuovi, a garantire trekking e passeggiate adatte a diverse tipologie di escursionisti e a potenziare l’offerta alpinistica di alta quota, rendendola sempre più accessibile. Abbiamo notato, inoltre, un deciso incremento delle presenze di nuclei familiari che oggi approcciano la montagna anche per affrontare trekking e camminate con pernottamenti in rifugio. Molti provenienti dal centro e sud Italia, aree sulle quali intendiamo puntare nel prossimo futuro la nostra attenzione».
Target famiglia che va a sommarsi a quello delle coppie giovani, motivate dall’esigenza di vivere la montagna come strumento per aumentare il proprio benessere psico-fisico, godendosi cibo e aria buoni in contesti paesaggistici di indubbia bellezza.
Una montagna che, come spiega Paola Turchetti, responsabile commerciale e marketing di Monterosa Ski, non è solo competitiva, ma inclusiva e trasversale: «Abbiamo prodotti, servizi e attività che accompagnano il nostro utente dai 1.500 metri agli oltre 4.000 di Capanna Margherita. Questo ci ha permesso di garantire un’estate 2023 davvero intensa, resa ancora più completa dai numerosi eventi che abbiamo potuto organizzare anche in quota. A concorrere al successo della stagione che sta per chiudersi hanno contribuito anche prodotti come il Tour des Six, trekking di media montagna di 3, 4, 7 giorni a cavallo tra la Val d’Ayas, la Valle di Gressoney e la Valtournenche, che ha visto la luce grazie alla volontà di 6 rifugi alpini valdostani che hanno unito le forze e che questa estate ha venduto ben 1.276 notti in soli 3 mesi di attività. Un dato molto indicativo di quanto questo genere di prodotto e di esperienza stia trovando una sua precisa collocazione nelle abitudini dei consumatori».
È stato poi importante il ritorno degli stranieri, soprattutto da Francia, Germania, Svizzera e Spagna, e soprattutto attratti dalle possibilità alpinistiche offerte da un comprensorio che propone agli amanti della vertigine d’alta quota, ben 15 cime oltre i 4.000 metri.
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