Msc apre a Milano
il nuovo quartier generale

Msc apre a Milano <br> il nuovo quartier generale
05 Dicembre 16:00 2024 Stampa questo articolo

Msc Crociere sbarca a Milano. La compagnia ha aperto i nuovi uffici in pieno centro (largo Corsia dei Servi 24, a due passi dal Duomo) e saranno la sede di Explora Journeys in Italia, ma non solo. Si tratta del primo ufficio che riunisce in un unico luogo fisico le tre anime crocieristiche del Gruppo, Msc Cruises, Explora Journeys ed Msc Foundation. Ospiterà la parte sales, ci sarà una forte presenza della direzione commerciale e marketing e anche la comunicazione istituzionale sarà maggiormente presidiata su Milano.

Dopo i grandi centri metropolitani europei – Msc ha già sedi a Parigi, Monaco di Baviera e Londra, dove è prevista l’inaugurazione della nuova prossimamente – la compagnia ha dunque deciso di dare un forte segnale di presenza nel capoluogo meneghino, con diversi obiettivi che è stato lo stesso ceo Gianni Onorato, intervenuto all’inaugurazione, a spiegare.

«La Lombardia e il Nord Italia sono tra le aree a più alta disponibilità economica, attualmente questo mercato vale per il Gruppo il 50%, ma potrebbe essere molto più alto. E noi che facciamo crociere tutto l’anno guardiamo anche a chi fa più di una vacanza. Secondo noi era il momento giusto. È un segnale sia per i nostri partner che internamente all’azienda di un’attenzione maggiore sul territorio che possiamo avere, una maggiore vicinanza».

Ma la scelta si lega a doppio filo anche a un altro obiettivo, quello di dare un’ulteriore spinta ai prodotti premium e luxury – Yacht Club ed Exlora – che guardano a un cliente più abbiente e che in Italia hanno un ritmo di crescita inferiore rispetto ad altri mercati.

«Non esisteva prima l’offerta di un prodotto paneuropeo nel segmento lusso perché tutte le compagnie di crociera che lo vendono sono fortemente nordamericane. Dunque noi stiamo anche aprendo un nuovo mercato e mi piace parlare di più con la distribuzione per comunicarlo e capire insieme come farlo arrivare al cliente, perché è un’opportunità enorme. In principio avevamo costituito rete di vendita separata ma ora utilizzando la forza vendita di tutta Msc siamo più ottimisti».

Dopo l’inverno ai Caraibi Explora I e II l’anno prossimo opereranno su Mediterraneo orientale e occidentale con porti di imbarco come Civitavecchia, Venezia, Barcellona, Pireo, Instanbul. A fine 2025 è attesa la terza nave del progetto.

Vicinanza al trade

La nuova sede vuole dare un segnale di maggiore vicinanza ai partner del Nord Italia e l’opportunità di portare avanti azioni sul territorio che si sono rivelate vincenti. «Contiamo di avere un rapporto sempre più stretto con le agenzie di viaggi».

Presidio del territorio dunque ma con un occhio sempre più attento all’accessibilità: «Anche con l’arrivo di Italo nel nostro gruppo intendiamo creare partnership importanti per migliorare l’accessibilità ai nostri porti. Così come si acquista volo e crociera si arriverà a comprare insieme treno o bus con crociera. Allo stesso modo lavoreremo sempre di più con Malpensa e con Genova, su cui stiamo lavorando molto per creare un canale diretto di trasporto con quello che consideriamo il porto di Milano».

Le novità del 2025

«Il 2024 è stato un buon anno e il 2025 si appresta a essere ancora migliore – prosegue il ceo – Raggiungeremo i 5 milioni di passeggeri, vareremo una nuova nave, la Msc World America, ad aprile a Miami, dove inaugureremo anche il nuovo terminal, il più grande mai costruito, capace di movimentare 36mila ospiti, senza dimenticare anche il nostro terminal privato a Barcellona che consideriamo come hub. Contiamo di mantenere la nostra leadership in Italia. Il 2025 prepara anche all’arrivo di tre nuove navi della classe World e quattro Explora fino al 2028».

L’inaugurazione è stata l’occasione per Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere del gruppo Msc, di richiamare l’attenzione al trade: «Noi crediamo che nell’industria delle crociere ci sia ancora spazio per crescere, in Italia e in particolare sul Nord. Prendiamo a esempio i Caraibi, nel 2024 i clienti italiani sono stati oltre 40mila, si tratta di un numero che si può raddoppiare grazie agli investimenti e alla collaborazione con il trade.

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Mariangela Traficante
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