Msc, Massa da Doha: «Otto crociere su 10 vendute in adv»

by Claudia Ceci | 16 Novembre 2022 15:41

(DOHA, QATAR) – Msc World Europa e non solo nel 2022 di Msc Crociere raccontato a bordo della nave dal managing director Leonardo Massa, che parla dei volumi di crescita, della capacità alberghiera, dell’apporto delle agenzie di viaggi al booking record, di destagionalizzazione e poi guarda al futuro dell’industria e dell’azienda.

«Nel 2022 il 50% della crescita del settore crociere è appannaggio di Msc – dice – E quanto ai numeri record delle prenotazioni, in Italia l’80% è stato intermediato dagli agenti di viaggi sia tradizionali che online; il 20% arriva dal canale diretto. Quest’anno hanno lavorato con noi circa 7.000 agenzie di viaggi, con una penetrazione vicina al 100% delle adv che fanno outgoing».

Sono cambiati però i modelli di scelta del consumatore «perché fino a 15 anni fa si andava in agenzia a prendere i cataloghi, poi se ne discuteva e si andava a prenotare il viaggio. Oggi, invece, a qualsiasi ora del giorno o della notte, quando si parla di vacanza si guarda il telefonino per cercare informazioni sulla destinazione. Il processo di acquisto del viaggio immaginario è completamente diverso, anche se poi il processo si va a concludere con l’intermediazione. Ma nel nuovo contesto vincono gli agenti che sanno leggere i cambiamenti di mercato: prima per l’agenzia era sufficiente essere collocata sulla strada principale del paese per avere tanti clienti; oggi deve rendersi visibile in altro modo».

Msc Crociere sta per archiviare una stagione 2022 di grandi volumi «nonostante la pandemia ci abbia consentito quest’anno di ripartire realmente solo ad aprile con viaggi e prenotazioni. Per un’industria come la nostra, abituata al booking in anticipo, è stata una rincorsa. Però l’estate è andata bene e ha portato grande entusiasmo per il futuro e per le navi a venire».

Msc ha navigato quest’estate con 19 navi in flotta, che diventeranno 22 entro l’estate 2023. «Msc World Europa è la nave più grande e tecnologicamente avanzata della flotta, la prima a gas naturale liquefatto. Tra qualche settimana ne vareremo un’altra a New York, Msc Seascape, e un’altra, Msc Euribia, arriverà nel 2023. Cosa significa tre navi in più in pochi mesi? Poco meno di 3 miliardi di investimenti e 7.500 cabine in più – ricorda Massa – Non credo che in Europa nell’ultimo anno siano stati costruiti 75 hotel da 100 camere l’uno, per dare una dimensione del fenomeno. L’azienda sta continuando a investire e a credere nelle potenzialità di quest’industria, che post Covid sta dando segnali di valore molto. In questa situazione di incertezza internazionale, la crociera viene scelta ancor di più come formula di vacanza ideale dagli ospiti».

Tornando alla capacità alberghiera di Msc World Europa – che tra l’altro per un mese diventa hotel galleggiante per ospitare gli spettatori della Fifa World Cup in Qatar – la nave ha più di 2.600 camere, «l’equivalente di 26 hotel da 100 camere; ditemi se in Italia sono stati costruiti negli ultimi 5 anni 26 hotel da 100 camere con le tecnologie oggi disponibili. E quando parlo di 2.600 camere intendo che all’offerta turistica italiana si aggiungono 5.000 ospiti in più, che ogni settimana possono salire a bordo delle nostre navi».

Dal Medio Oriente, lo sguardo va immancabilmente al Mediterraneo. «Se l’estate 2023 ci vedrà protagonisti con 13 navi nella regione, per l’inverno abbiamo previsto tre navi nel Mediterraneo. Guardo indietro a 15 anni fa, quando le crociere d’inverno nel Mare Nostrum non venivano fatte per tre motivi: il mare era agitato, il tempo brutto, e i villaggi a settembre-ottobre chiudevano. Abbiamo provato a lanciare le crociere in questa stagione perché esisteva un pubblico per quei viaggi, cominciando con una nave da circa 1.000 camere. E quest’anno ne abbiamo tre e potremo ospitare circa 11.000 persone a settimana. Oltre 60mila italiani hanno già prenotato. Sapete qual è il bello di questa storia? Che il mare d’inverno continua a essere agitato, il tempo continua a essere brutto, i villaggi continuano a chiudere a settembre e ottobre. Gli itinerari invernali ci hanno permesso di destagionalizzare un prodotto tipicamente estivo, generando benefici economici sul territorio, penso ai tanti porti italiani, 365 giorni all’anno».

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