Piena sinergia tra Federterme e Ancot che firmano un protocollo d’intesa che da vita al Coordinamento Terme Italia. L’annuncio è stato dato nel corso della convention organizzata da Federterme, a Ischia, presso l’hotel Regina Isabella di Lacco Ameno. «Chi sceglie le terme – ha dichiarato il presidente Costanzo Jannotti Pecci – lo fa perché ne conosce, sia i benefici per la salute delle acque minerali e termali, che le attrattive naturalistiche e culturali, che giocano un ruolo importante insieme alla qualità dei servizi e alle risorse del territorio».
Piena sintonia nelle strategie future per un settore che, dopo la pesante recessione del periodo 2011-2013, nel successivo triennio ha evidenziato un parziale recupero della produzione e del giro d’affari. Nel 2016, il valore aggiunto prodotto dal settore termale si è attestato a 581 milioni di euro, avendo segnato un incremento del 3,1% rispetto all’anno precedente. I ricavi totali si sono accresciuti dell’1,3% a prezzi correnti, avvicinandosi alla soglia dei 731 milioni di euro.
Secondo l’elaborazione di Federterme su dati Global Wellness Institute, nel 2015 l’Italia (con un fatturato degli stabilimenti idroterapici pari a 1.509 milioni di euro) si è collocata al secondo posto in Europa dietro la Germania (6.150 milioni di euro).
Coordinamento Terme Italia assicurerà l’unità del settore nel confronto nazionale e internazionale per difendere gli interessi dei territori e delle imprese termali, assicurando anche il supporto all’attività di ricerca scientifica termale. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, Francesco Boccia, presidente della Commissione Bilancio della Deputati e Dorina Bianchi, sottosegretario al Mibact, che ha ricordato come il nostro patrimonio culturale sia fatto, non solo di bellezze artistiche, ma anche di cultura del benessere e della salute.