Nasce Health in Italy, il brand per il turismo medico d’eccellenza

05 Ottobre 11:08 2017 Stampa questo articolo

Si chiama Health in Italy ed è il brand che unisce le strutture sanitarie italiane di eccellenza che operano nel medical tourism, presentato presso la Farnesina, nel corso del convegno “Qualità del sistema sanitario italiano, turismo e attrattività dei territori”, promosso dai ministeri degli Esteri, della Salute e dal Mibact.

L’obiettivo è quello di presidiare un mercato in forte crescita attraverso un brand di sistema che identifichi e rappresenti l’Italia nel mondo. Health in Italy è una associazione senza scopo di lucro che mira a contribuire alla promozione dell’intera filiera della salute (ospedali, alimentazione, benessere, stili di vita e strutture alberghiere), per aggiungere quindi l’eccellenza nella sanità alle altre dimensioni per le quali l’Italia è già famosa in tutto il mondo.

Il sistema sanitario italiano viene collocato ai primi posti nei ranking mondiali e in Italia vi sono già strutture di assoluta qualità, che attraggono numerosi pazienti dall’estero e stanno puntando a crescere ulteriormente nel turismo medicale e della salute. Un segmento che ingloba qualsiasi viaggio al di fuori del proprio paese di residenza allo scopo di ricevere prestazioni medico/sanitarie, preventivamente concordate, nonché l’insieme delle relative attività di organizzazione di viaggio e di permanenza nel paese estero.

A condividere questo progetto Aurelio Crudeli, direttore generale di Federterme Confindustria, che ha già dato piena disponibilità a sostenere tale realtà, sottolineando che: «la federazione rappresentativa di tutte le terme italiane farà la sua parte ma  questa positiva adesione dovrà essere implementata con il contributo delle istituzioni e di altri stakeholder interessati a cogliere l’opportunità di promuovere all’estero l’offerta di turismo sanitario di qualità italiana. La certezza – continua il dg di Federterme – è che vi è oggi un significativo mercato aggredibile anche  per le prestazioni termali, che ricordo essere di natura strettamente sanitaria e che anzi, dal 2014 sono ora considerate uno strumento a disposizione anche dell’Organizzazione mondiale della sanità».

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