Nasce la Scuola Italiana di Ospitalità targata Th-Cdp

12 Dicembre 11:54 2019 Stampa questo articolo

Un centro di formazione di eccellenza per fare del turismo un vero e proprio settore industriale. Partirà nel secondo semestre del 2020 la Scuola Italiana di Ospitalità targata Th Resorts e supportata da Cdp. Al centro, percorsi riservati al personale esperto, mentre per il 2021 è previsto il lancio di un Master e, successivamente, l’avvio di Corsi di laurea di alta formazione professionale.

«L’arte di servire è un’arte divina», ha detto, citando il Benigni della “Vita è bella”, il presidente di Th Resorts Graziano Debellini presentando nella sede di Cassa Depositi e Prestiti l’avvio del progetto che avrà la sua sede definitiva al Lido di Venezia, all’interno del doppio resort (di Th e Club Med) che aprirà i battenti sull’area dell’ex Ospedale a Mare (si parla del 2021-2022). Nel frattempo però, sia Th che altri partner industriali, metteranno a disposizione le strutture per poter dare l’avvio ai corsi, con sedi dislocate tra Milano, Padova e Roma.

Il modello a cui si ispira la Scuola Italiana di Ospitalità è quello del Campus per l’alta formazione, il più apprezzato dalla domanda di lavoro in ambito turistico a livello mondiale. «Deve finire l’idea che fare il cameriere sia un mestiere di ripiego. Il nostro obiettivo è entrare in competizione con le più importanti scuole alberghiere svizzere», ha sottolineato Debellini chiamando raccolta il resto degli operatori tricolori. «Non facciamo questa cosa per fare diventare Th Resorts la regina d’Italia, ma vogliamo con noi i più importanti partner del turismo italiano».

Il problema, per restare al nostro Paese, rimane sempre quello dell’eccessiva frammentazione dell’offerta, e delle aziende familiari che faticano ad uscire dalla loro storia familiare. «Il turismo delle vacanze, il leisure, è un segmento difficile, che non si può affrontare senza un preciso modello industriale. Proprio quello che abbiamo fatto noi, aprendo il capitale a Cdp».

E proprio Cassa Depositi e Prestiti, continuerà a investire nel settore turistico tricolore, con l’obiettivo di sempre. «Andare sul territorio in una logica di sostenibilità, creando valore e dando lavoro alle comunità locali», ha concluso l’ad di Cdp Fabrizio Palermo. «Lo stiamo facendo con la creazione di un fondo di real estate, e lo faremo entrando in modo ancora più importante nel mondo della formazione, come nel caso della Scuola ideata con Th».

Senza contare che, con la creazione del Fondo Nazionale Innovazione (la dotazione finanziaria di partenza prevista nella legge di bilancio è di circa 1 miliardo di euro), le risorse che potranno arrivare alla travel industry saranno ancora di più. Una di quelle, ha lasciato capire Palermo, sarà in tutti quei progetti che si proporranno di affiancare “l’offerta via terra e via acqua”.

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Giorgio Maggi
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