Questo stop forzato di dieci giorni, in cui tradizionalmente milioni di italiani si mettevano in viaggio entro i confini nazionali, vedrà protagonisti alberghi vuoti, ristoranti, impianti di risalita e terme chiuse, aeroporti e stazioni deserte e così via. “Tutta la filiera si trova ormai da tempo in forte sofferenza, non essendo stata supportata con misure adeguate rispetto alla gravità delle situazione ed essendo stata, di fatto, lasciata fuori anche dal Recovery Plan”, spiega la nota Federturismo.
“È fondamentale che il governo prenda atto del gravissimo stato in cui versa tutto il comparto intervenendo in tempi stretti a difesa di un settore fondamentale per tutta l’economia italiana che dà lavoro a 4 milioni di famiglie”, conclude la federazione.