Natale, Osservatorio Astoi: «Ricavi dei t.o. al +11%»
Crescono dell’11% i ricavi sulle prenotazioni di viaggi relative alle festività di fine 2023 e di inizio 2024. Si torna a prenotare le vacanze con anticipo con un deciso incremento dell’advanced booking rispetto al 2022, anno ancora interessato dalla coda Covid. E la durata media dei soggiorni è pari a 8.5 giorni, leggermente più lunga rispetto allo scorso anno.
Sono alcuni dei dati emersi dall’Osservatorio Astoi Confindustria Viaggi, sulla base delle prenotazioni registrate dagli associati in merito alle scelte degli italiani.
DESTINAZIONI DI TENDENZA
Intanto, risultano positivi tutti i trend di viaggio. Tra i connazionali che preferiscono restare in Italia, la montagna conferma il ruolo da protagonista della stagione invernale, tanto che in alcuni casi registra volumi superiori fino al +29% rispetto all’anno scorso. Anche qui, si evidenzia una propensione alla prenotazione anticipata, e crescono anche i flussi provenienti dal mercato straniero. Il cliente che prenota la montagna non si fa scoraggiare dai rincari, trattandosi tradizionalmente di un segmento alto spendente. La durata media del soggiorno è di 5 notti, con costo medio di 1.500 euro per persona.
Guardando all’Europa, in cima alle preferenze ci sono Islanda e Norvegia. A Natale e Capodanno si registrano per queste mete incrementi superiori al 23% rispetto allo scorso anno. La richiesta verte quasi sempre su viaggi itineranti, che includano più località, con servizi assemblati di diverso tipo (dagli spostamenti ai pernottamenti e visite guidate, fino alle esperienze personalizzate).
Sul medio raggio vincono Capo Verde e Canarie, che compensano in parte il calo dei flussi turistici verso il Medio Oriente e il Nord Africa.
È innegabile che l’evento del 7 ottobre in Israele e gli accadimenti successivi abbiano determinato ricadute sulle prenotazioni, prevalentemente nel mese di ottobre, soprattutto verso l’Egitto classico, il Mar Rosso egiziano, la Giordania e la Penisola arabica; tuttavia, l’ondata emotiva sembra essersi attenuata e oggi sono diminuite le cancellazioni e ripartite le prenotazioni. In termini percentuali, l’impatto del conflitto in Medio Oriente si è registrato principalmente su Egitto (-13%) e Giordania (-49%); il dato appare più negativo se si considera che il trend, prima della guerra, vedeva su entrambe le destinazioni una crescita rilevante.
Il lungo raggio premia Oceano Indiano, East Africa, Oriente e Caraibi. Il desiderio di mare e di caldo spinge a prenotare soggiorni balneari alle Maldive, a Zanzibar, in Kenya, in Thailandia e Indonesia, e nella Repubblica Dominicana.
Per i viaggi di scoperta, gli italiani scelgono Stati Uniti, Thailandia, India, Vietnam, Argentina e Sudafrica; in questo caso la durata media è di 10 giorni, con un range di spesa che varia dai 3.000 euro per soggiorni balneari a oltre 4.000 per i tour.
CROCIERE, UNA CERTEZZA
Sul fronte crociere, le partenze di Natale e Capodanno sono tra le più apprezzate nella programmazione annuale per festeggiare a bordo. Tra le destinazioni preferite ci sono i Caraibi e gli Emirati Arabi, ma anche il Mediterraneo riesce sempre ad affascinare. Qui, oltre alle destinazioni classiche come Spagna, Francia e Italia, riscuotono apprezzamento Turchia, Grecia e Canarie.
Astoi sottolinea che le crociere non sono state impattate dallo scenario geopolitico di incertezza, anche perché le navi sono asset mobili per definizione e possono essere riposizionate a seconda delle circostanze, e ricorda i dati diffusi in occasione dell’Italian Cruise Day: quasi 13 milioni di passeggeri movimentati dalle navi da crociera nei porti italiani nel 2023, il record storico negli ultimi 30 anni.
EZHAYA: «CANCELLAZIONI DIMINUITE»
«Le prenotazioni per il periodo di altissima stagione vedono una crescita dei ricavi dell’11% sul 2022 e la quasi totalità delle destinazioni coinvolte mostra un trend positivo, sia per vacanze stanziali al mare sia per quelle più itineranti – commenta il presidente di Astoi, Pier Ezhaya – Per quanto riguarda le mete preferite riscontriamo riconferme per alcune destinazioni classiche come Oceano Indiano, East Africa, Caraibi e Stati Uniti, ma anche Sudest asiatico, Argentina e Sudafrica. Molto bene anche le performance dei tour in Nord Europa e le crociere negli Emirati e nel Mediterraneo. Per il medio raggio, a seguito di quanto sta accadendo in Israele, la domanda si è in parte riconvertita su Canarie e Capo Verde, anche se l’ondata emotiva si sta attenuando e sono riprese le prenotazioni, oltre a essere diminuite le cancellazioni».
Ezhaya introduce poi un altro capitolo dell’Osservatorio, mettendo in evidenza come «tutele, assistenza e qualità dei servizi del turismo organizzato assumano una rilevanza sempre più significativa, che i viaggiatori riconoscono e premiano in fase di prenotazione».
I VIAGGIATORI CHIEDONO PIÙ TUTELE E ASSISTENZA
Sempre più digitali e tecnologici, i viaggiatori hanno maggior desiderio di conoscere il mondo e di raccontare le proprie emozioni. Chiedono viaggi più ricchi di esperienze, di significato, per sentirsi parte integrante dei territori che visitano e stabilire un contatto più profondo con le realtà locali, che si tratti di vacanze in Italia o all’estero.
Un altro cambiamento nelle esigenze degli ospiti in Italia riguarda la montagna, percepita non più solo come settimana di sport sulle piste: si assiste alla riscoperta dei luoghi per rigenerarsi, stando all’aria aperta e riappropriandosi della tradizione gastronomica del territorio. E non solo sci: le persone amano le passeggiate sulla neve con le ciaspole, le visite alle malghe in quota, il benessere in spa.
In Europa chi si affida al turismo organizzato nella maggior parte di casi non è alla ricerca del city break o solamente di volo e hotel, ma si aspetta un itinerario con più mete, ben strutturato e con il supporto di guide parlanti italiano che diano valore a visite complete.
Chi si rivolge al turismo organizzato vuole trovare soprattutto garanzie, tutele e assistenza.
Il contesto sociopolitico attuale determina talvolta repentini cambi di scenario che, a livello operativo, si traducono in cancellazioni di rotazioni aeree o in altri disagi e imprevisti. Il turista fai da te deve fronteggiare autonomamente improvvisi cambiamenti in assenza di tutele per cause imponderabili. Per contro, chi si affida al turismo organizzato trova interlocutori affidabili e multimodali che nelle situazioni di incertezza e preoccupazione, grazie alla professionalità e al know how acquisito nel tempo, sono in grado di tutelare e offrire assistenza al viaggiatore.