by Andrea Lovelock | 27 Febbraio 2020 6:37
Suona la sveglia per gli albergatori: nelle strategie di contrasto allo strapotere di colossi come Airbnb e Booking.com, ci sono due strade obbligate, l’intelligenza artificiale e la vendita di ancillary services, tracciate nel corso di un forum promosso a Roma da NecciHotels nell’ottica di una trasformazione tutta digital.
«Una vera e propria sfida – come è stata definita da Roberto Necci, promotore dell’incontro – che implica coraggio e creatività. Ormai l’improvvisazione nell’hotellerie non è più permessa ed occorre acquisire nuove competenze tecnologiche e gestionali».
E per approcciare alla quarta rivoluzione industriale che ha investito il mercato globale, gli albergatori devono partire da un quadro di riferimento, con l’utilizzo virtuoso di dati come quelli forniti periodicamente dall’Ebtl, come evidenziato in apertura di lavori dal presidente dell’Ente Tommaso Tanzilli: «La cognizione del dato è premessa indispensabile per individuare i mercati di riferimento e pianificare una incisiva azione di marketing».
Il primo passo è riappropriarsi dei clienti e la soluzione scaturita in questi ultimi mesi riguarda lo sfruttamento dell’Intelligenza Artificiale, come ha sottolineato Fabrizio Zezza, amministratore di Hotelnerds by Easyconsulting, società di consulenza che da anni elabora programmi informatici per l’hotellerie italiana. «Grazie a un nostro modello che utilizza l’Artificial Intelligence, è possibile anticipare i bisogni dei clienti, elaborare anche giorno per giorno offerte tariffarie e servizi ad hoc per ogni singolo ospite nell’istante in cui il soggetto comincia a connettersi ad internet per consultare soluzioni per soggiorni. Si tratta di una risposta adeguata alla concorrenza sempre più aggressiva delle Ota che ormai utilizzano sistemi di geolocalizzazioni, programmi fedeltà e virtualizzazione delle carte di credito per orientare il potenziale cliente verso la propria piattaforma».
Altro passaggio obbligato per aumentare la redditività di un albergo, soprattutto se indipendente, è la gestione diretta delle ancillary, ovvero quei servizi complementari che possono fare la differenza e orientare il cliente all’acquisto direttamente sul sito dell’albergo. In tal senso Marco Massai, presidente di Evols del Gruppo TeamSystem, ha spiegato: «Solo attraverso le proposte ancillary l’albergo eroga realmente una proposta di soggiorno esperenziale. Basta fare convenzioni con realtà locali, come artigiani o persone del posto, dediti alle tipicità del luogo, per organizzare una full immersion personalizzata per il cliente alla ricerca di qualcosa di davvero insolito, unico nel corso della sua permanenza. In questa direzione si sono già mossi i colossi come Airbnb e Booking che ormai producono centinai di migliaia di esperienze per ogni luogo programmato sui loro portali. Se si considera che oggi il 70% degli albergatori è concentrato solo sulla vendita delle camere, si può ben dire che c’è tutta una prateria da esplorare e soprattutto da presidiare».
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