by Andrea Lovelock | 9 Febbraio 2024 9:54
Decollano le sfide 2024 di Neos, la compagnia aerea che gravita nell’orbita del Gruppo Alpitour, che evolve il suo modello di business sul lungo raggio e guarda con attenzione ai trend del leisure.
Il direttore commerciale del vettore Aldo Sarnataro delinea le strategie: «Intanto il primo trimestre 2024 sta dando buoni segnali, nonostante ciò che riguarda l’Egitto, dove si assiste a un andamento altalenante, ma comunque il Mar Rosso rimane sempre una meta di riferimento. La novità di spicco per il 2024 è certamente la crescita operativa su New York, con l’inserimento del volo da Palermo che per noi rappresenta una grossa sfida, per il tipo di modello leisure che abbiamo voluto proporre, cercando sempre di mantenere quella complementarietà nella domanda mantenendo la configurazione di bordo, che è poi la vera scommessa: abbiamo voluto creare un’offerta voli tutta italiana, rivolgendoci anche alla comunità di italiani che vivono nella grande Mela, rimodulando anche l’offerta pacchetti. Io sono convinto che il nostro prodotto premium possa rappresentare un modello vincente, perché offre un comfort in più, servizio di alta classe a tariffe interessanti. E posso dire che questa strategia sta funzionando bene».
In Neos c’è anche fiducia riguardo all’andamento del booking: «È normale che quest’anno, in primavera, avremo una curva delle prenotazioni che risentirà della situazione in Egitto, ma non vedo un rallentamento a livello di booking estivo e questo perché se si guarda ad esempio a Zanzibar e Mombasa, abbiamo numeri incredibili. Siamo quindi molto ottimisti per la stagione di picco».
Sul versante dei frequent flyer e possibili operazioni ad hoc, Sarnataro spiega: «Questo è per noi un tema importante, però il programma di loyalty va visto a livello di Gruppo perché, secondo me, la nostra forza dipende molto dal brand di riferimento, Fidelizzare una clientela che, scegliendo Neos può anche acquisire altri servizi e plus del Gruppo, è certamente una formula commercialmente vincente».
In merito a futuri investimenti su destinazioni che potenzialmente hanno i numeri per diventare protagoniste dell’outgoing, Sarnataro è prudente. «Il nostro mondo è ciclico ed è fatto di trend “modaioli”, e l’intermediazione ha sempre una buona capacità di ascolto e ci aiuta molto a capire dove sta andando il mercato. Oggi c’è uno spostamento e un trend molto spiccato verso l’Oceano Indiano, con Mombasa, Madagascar, Zanzibar, Maldive e questo ci porta a vedere quelle destinazioni. Ma questo non vuol dire che i Caraibi siano tramontati, anzi è possibile che in un’ottica di andamenti ciclici l’area caraibica possa tornare al top delle preferenze da un momento all’altro. Dobbiamo essere attenti a seguire tutte le tendenze e rispondere con tempestività alle sollecitazioni del mercato».
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