Nerd del mare a raccolta: il bilancio di Tipicità in blu 2024
“Un futuro più blu” è l’augurio e la speranza lanciata al termine dell’11ª edizione del Festival Tipicità in blu di Ancona, che come ogni anno ha attirato l’attenzione dei media con un ricco programma di eventi dal 17 al 24 maggio.
Il festival è anche un importante punto di incontro e vetrina di associazioni dedicate alla blue economy e al mondo della ricerca scientifica dedicata al mare, e vede la consueta partecipazione di importanti centri e associazioni come Irbim-Cnr, il Polo tecnologico dell’Alto Adriatico, Ecomondo Rimini, l’Università di Trieste e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geografia sperimentale.
“Mare, laboratorio di futuro” è il significativo slogan che ha accompagnato gli otto giorni del festival, il doppio delle edizioni passate, con oltre trenta appuntamenti. Tipicità in Blu 2024 quest’anno si è moltiplicata anche negli spazi, mettendo sotto i riflettori tanti luoghi iconici di Ancona che è stata coinvolta in tutta la sua interezza, compresi i cittadini e i turisti che hanno assistito e partecipato a mostre, regate, degustazioni e conferenze dedicate al mare.
In particolare, grande interesse hanno registrato le giornate della blue economy che hanno proposto focus specifici riguardo a nautica e cantieristica, sviluppo territoriale costiero e città portuali, sostenibilità, opportunità imprenditoriali. Attenzione rivolta anche a futuro della pesca, acquacoltura, risorse idriche e risorse energetiche marine, problematiche legate al marine litter.
L’innovativo hackathon “The Blue Way – quarantotto ore per decifrare il mare” ha riunito esperti di informatica e giovani appassionati che erano invitati a presentare nuovi progetti per la blue economy utilizzando le tecnologie digitali e seguendo i principi della sostenibilità ecologica e sociale.
Come ogni edizione il festival è stato l’occasione per monitorare il presente del mare e guardare al suo futuro con occhi più blu.