Neve, osservatorio Jfc: oltre 11 miliardi di fatturato

Neve, osservatorio Jfc: oltre 11 miliardi di fatturato
13 Novembre 10:26 2024 Stampa questo articolo

La neve tiene, in tutti i sensi: per il turismo della montagna, la stagione 2024/25 si prospetta in crescita con un +4% di arrivi – soprattutto di stranieri – nei vari comprensori montani italiani e un fatturato che toccherà gli 11,6 miliardi di euro.

Sono le stime emerse dall’Osservatorio Italiano della Montagna, curato da Jfc e giunto al 15° anno di rilevazione, con tendenze, indicatori economici e classifiche delle destinazioni bianche.

«La stagione invernale 2024/2025 si apre sotto il segno dell’ottimismo per la montagna bianca italiana ha evidenziato Massimo Feruzzi, ceo di Jfc e responsabile dell’Osservatorio – Con un incremento del 4,2% rispetto allo scorso anno, arrivando a un fatturato stimato di 11 miliardi 674 milioni di euro: questo dato, incoraggiante in sé, si lega alla crescente affluenza dei turisti internazionali (+7,5%) e all’incremento dei prezzi medi nei vari ambiti della filiera, ovvero alloggio, skipass, scuole di sci, ristorazione, divertimento, etc, mediamente del +5,9%. Se, però, aumenta la presenza di clientela straniera, in particolar modo dei residenti in Polonia, Uk, Usa e Repubblica Ceca, gli italiani mostrano una crescente “infedeltà” verso le destinazioni di montagna, preferendo esplorare nuove località invece di tornare negli stessi luoghi. Gli italiani indicano Cortina d’Ampezzo quale destinazione italiana bianca dell’anno, mentre il demanio vincente è la Skiarea Campiglio-Dolomiti del Brenta».

TREND: SPICCA IL “VALORE” DEL LUOGO SCELTO 

Per la stagione 2024/2025, cresce l’attenzione verso il valore del “luogo” inteso non solo come meta turistica, ma come comunità in cui i visitatori cercano esperienze autentiche e relazioni umane profonde. Alle attività sportive si affianca la ricerca, da parte dei nostri connazionali, di momenti di relax e piacere personale, mentre la durata media dei soggiorni si accorcia, spingendo i turisti a concentrare il tempo in montagna in esperienze selezionate e di qualità.

Anche la flessibilità domina nelle prenotazioni, divise tra chi opta per un largo anticipo nei periodi di alta stagione e chi sceglie l’ultimo minuto in base alle condizioni meteo. Si rileva inoltre un incremento delle prenotazioni di piccoli gruppi uniti da interessi comuni e una crescente presenza di nonni con i nipoti, con anche più prenotazioni da parte di scuole e sci club. Infine, cala la fedeltà verso le località: i turisti desiderano scoprire nuove mete oltre a quelle tradizionali, alimentando un’esplorazione più dinamica e diversificata del territorio montano.

TRE SFIDE PER IL FUTURO: SOSTENIBILITÀ, TIPICITÀ LOCALI E BENESSERE

L’Osservatorio Italiano del Turismo Montano di Jfc individua le tre sfide sulle quali ogni destinazione si deve concentrare per rafforzare la propria attrattività. La sostenibilità ambientale è il punto centrale: i visitatori non cercano solo slogan “green”, ma si aspettano pratiche visibili e concrete, come la riduzione della plastica, un’efficiente mobilità ecologica o l’ampliamento delle car free zone, a dimostrazione di un reale impegno per la tutela ambientale.

Anche l’identità culturale e le tradizioni locali emergono come elementi irrinunciabili per offrire un’esperienza autentica, che va oltre i semplici eventi o prodotti tipici. L’incontro con la comunità, l’esplorazione delle tradizioni locali in modo vero e partecipato, diventa un modo per coinvolgere i visitatori e rendere la loro esperienza più significativa.

Infine, il concetto di benessere olistico ha assunto un ruolo di spicco: i turisti invernali cercano relax e cura di sé, motivo per cui le destinazioni dovrebbero sviluppare servizi come spa, esperienze outdoor personalizzate e ristorazione salutare. In questo modo, la montagna diventa un luogo dove i visitatori possono rigenerarsi completamente, trovando un equilibrio tra natura, benessere personale e comfort.

TARGET EMERGENTI: GLI SNOWMAD DIGITALI

Tra le sottolineature più interessanti dell’osservatorio c’è poi l’identificazione dei target emergenti, come gli “snowmad digitali”: sono lavoratori che scelgono di trasferirsi in montagna per almeno 100 giorni nel prossimo inverno. Questa categoria è composta al 55,3% da donne, spesso con una solida esperienza professionale (oltre il 60% è laureata) e con figli. Una quota significativa alloggia in seconde case di proprietà o in alloggi di amici e parenti.

Gli snowmad digitali sono attratti dalla possibilità di alternare giornate di lavoro in remoto con attività come lo sci e lo snowboard, apprezzando l’equilibrio tra produttività e benessere che la montagna può offrire.

PRICING: PER LA NEVE SI SPENDERÀ DI PIÙ 

Per trascorrere un soggiorno in montagna si spenderà, quest’anno, il 6% in più rispetto alla stagione precedente, con aumenti specifici che variano in base ai servizi. Gli hotel hanno alzato i prezzi delle camere del +5,1%, mentre il costo degli skipass cresce mediamente del +6,2%. Le scuole di sci hanno incrementato le tariffe del 6,9%, mentre i servizi di ristorazione mostrano il rincaro maggiore, con un aumento dell’8,1%.

Per una settimana bianca, un adulto spenderà in media 1.453 euro, mentre un nucleo familiare composto da due genitori e un figlio affronterà una spesa di circa 3.720 euro. Il week-end in montagna costa invece in media 571 euro per un adulto e 1.630 euro per una famiglia, evidenziando un aumento dell’8,4% rispetto allo scorso inverno.

Ed è il settore dell’ospitalità a giocare un ruolo fondamentale con 5,7 miliardi di euro e una crescita del +5,1%, seguito dai servizi per gli sport invernali (noleggio attrezzature, maestri di sci, skipass e impianti di risalita) con una crescita del +3,3% e un fatturato stimato in 4 miliardi 510 milioni di euro; mentre gli altri servizi quali ristorazione, commercio, attività ricreative e di divertimento segneranno un incremento del +4,5%, raggiungendo un fatturato pari a 1 miliardo 408 milioni di euro.

CORTINA, MADONNA DI CAMPIGLIO E LIVIGNO TRA LE PREFERITE

Per l’inverno 2024/2025, Jfc colloca Cortina d’Ampezzo al primo posto della classifica generale, seguita da Madonna di Campiglio e Livigno.

Cortina d’Ampezzo vince anche lo specifico riconoscimento quale destinazione più “famosa” e più “trendy”, mentre Madonna di Campiglio vince il ranking quale destinazione con i “migliori alberghi”, le “migliori piste” e per essere la località con “più servizi”. Andalo, invece, si posiziona ai vertici della classifica “family-friendly”, quindi ideale per le vacanze in famiglia; Canazei quella relativa alla destinazione considerata “più accessibile” e Livigno, invece, è indicata come la destinazione “più green”.

Mentre per quanto riguarda le piste preferite dagli sciatori italiani, tra le predilette spicca la Longia in Val Gardena, eletta come la più panoramica grazie ai suoi spettacolari paesaggi montani. È invece la Spinale Direttissima di Madonna di Campiglio a essere indicata come la più adrenalinica, diventando la pista più apprezzata per le emozioni forti. Infine, la pista Dantercepies, sempre in Val Gardena, conquista il titolo di pista più divertente, amata per il suo tracciato che unisce tecnicità e piacere. 

  Articolo "taggato" come:
  Categorie

L'Autore