New Alitalia, addio estate: il decollo slitta a ottobre

30 Giugno 10:51 2021 Stampa questo articolo

Ormai solo una cosa è sicura: la compagnia aerea Ita non prenderà il volo in estate, ma a ottobre 2021. Il resto è avvolto ancora in una nube di indecisioni e non-scelte che dovranno via via definirsi. L’intenzione dei vertici della newco che subentrerà ad Alitalia, con Fabio Lazzerini in testa, era quella di avviare le operazioni entro fine luglio e intercettare almeno una parte del buon volume di traffico della stagione estiva, ma il sogno sembra svanito definitivamente. Troppi gli ostacoli lungo la pista di decollo: dalle rigide condizioni della Ue al difficile epilogo di Alitalia in amministrazione straordinaria.

Il decollo di Ita, la nuova compagnia che prenderà il posto di Alitalia, è dunque slittato a ottobre. Nel frattempo è in arrivo un nuovo prestito ponte (la cifra non è stata ancora resa nota, ndr) da parte del governo Draghi ed è stato però sciolto il nodo dei biglietti “emessi ma non goduti” dagli acquirenti. Arriverà, probabilmente, un fondo da circa 100 milioni di euro con le risorse che consentiranno di “riproteggere i passeggeri” anche su altri vettori, in linea con le esplicite richieste di discontinuità di Bruxelles.

È questa è una delle varie decisioni prese nel corso della cabina di regia che si è tenuta  a Palazzo Chigi a inizio settimana, anche in vista dell’incontro programmato in queste ore con la Commissaria Ue, Margrethe Vestager, in videoconferenza con  ministri dell’Economia Daniele Franco e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Tra le altre (non) decisioni, invece, sarebbe stata rimandata anche la scelta dell’alleanza tra il polo Delta Air Lines-Air France-Klm oppure quello Lufthansa-United. I commissari straordinari di Alitalia in a.s. Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande e Daniele Santosuosso, infine, saranno prorogati: la scadenza di settembre verrà allungata di almeno un anno – secondo il Messaggero – per gestire esuberi e prepensionamenti della vecchia compagnia. I tre commissari resterebbero in carica anche per gestire al meglio la transizione degli asset verso Ita, la cui partenza è ancora da stabilire, insieme all’esito della trattativa con Bruxelles.

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