New Alitalia, settima proroga
con la regia dei commissari
Ci sarà ancora tempo per il consorzio guidato da Fs per formulare l’offerta vincolante per il salvataggio di Alitalia. Ma da ora in poi, a guidare le trattative tra i futuri alleati saranno i tre commissari straordinari in persona.
Secondo Il Messaggero, nel weekend Enrico Laghi, Daniele Discepolo, Stefano Paleari hanno maturato la decisione di concedere un’ulteriore proroga (è la settima) della durata di otto settimane, permettendo così alla società guidata da Gianfranco Battisti di trovare l’intesa con Atlantia.
A differenza che in passato, però, il percorso che dovrebbe portare alla creazione della Nuova Alitalia avrà luogo sotto la regia degli stessi commissari, «sconcertati della evidente originaria sottovalutazione della complessità dei temi da affrontare e dei tempi per superarli». Dopo un anno di negoziato, e la lettera inviata la scorsa settimana al Mise da Fs, è possibile «ritenere che Fs e i partner individuati abbiano effettivamente ulteriormente progredito nello studio dell’operazione».
Per i commissari, inoltre, è necessario aprire un «confronto diretto per ridurre sia il tempo indicato da Fs per la conclusione del confronto interno fra i partner, sia i tempi di attuazione delle prime misure previste dal piano industriale definitivo». Ma non è tutto, perché per traghettare Alitalia verso la Newco Az, come richiesto da Fs e Atlantia, «occorre sia assicurata l’operatività delle società in procedura».
Per questo i gestori attuali chiedono al governo «di assumere con immediatezza misure straordinarie» per mantenere in vita Alitalia fino a marzo 2020, vale a dire «ulteriori risorse, a titolo oneroso, per un importo non inferiore a 400 milioni».
Il nuovo fabbisogno, nei giorni scorsi si era parlato di “soli” 350 milioni, nasce dalle previsioni per i prossimi mesi. La gestione corrente, prosegue il quotidiano romano, potrebbe assorbire circa 270 milioni, a cui vanno aggiunti gli interessi sul prestito ponte attuale di 145 milioni, il saldo di debiti scaduti (115 milioni), altri 10 milioni di spese minori e infine da 30 a 55 milioni di spese straordinarie e urgenti che potrebbero sorgere. In totale quindi, si tratterebbe di circa 595 milioni da cui vanno sottratti i circa 160 milioni della liquidità a fine settembre.