by Giorgio Maggi | 25 Febbraio 2019 11:37
Settimana cruciale per il futuro di Alitalia. I prossimi giorni, infatti, saranno decisivi per capire quale direzione prenderanno le trattative in corso tra il Gruppo Fs e la cordata formata da Delta Air Lines ed easyJet. Insieme, i due vettori dovrebbe arrivare a mettere insieme il 40% del capitale della newco, lasciando al Tesoro il 15-20% e a Ferrovie dello Stato il 30%, come da sempre è nelle intenzioni di Gianfranco Battisti. Da decidere, quindi, rimarrebbe un 10%, che nonostante le smentite dovrebbe finire coperto da una società pubblica, più probabilmente Poste Italiane.
Con questa suddivisione delle quote – come riporta Il Messaggero – mentre Ferrovie sarebbe chiamata ad esprimere l’amministratore delegato della nuova compagnia, a Delta spetterebbe invece la facoltà di indicare il direttore generale.
Se questi, sostiene il quotidiano romano, sono stati gli indirizzi emersi dal summit londinese tra i tre soggetti tenutosi la scorsa settimana, sul tavolo ci sarebbe ancora la questione degli esuberi. In totale, tra i 1.500 e i 2.500, che il Mef (pronto a investire tra il 15 e il 20% del miliardo di euro nel rilancio dell’ex-vettore di bandiera) vorrebbe liquidare con un piano di garanzia occupazionale non meglio precisato.
Al momento, quindi, per il Gruppo Fs rimane da decidere se avviare o meno la trattativa in esclusiva con Delta ed easyJet (mentre Lufthansa rimane alla finestra a vedere l’evoluzione delle cose). E se nessuna decisione dovrebbe venire presa nel cda di Ferrovie dello Stato in programma per martedì 27 febbraio, le cose dovrebbero cambiare entro l’inizio della prossima settimana, quando un nuovo meeting è in programma.
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