Lufthansa o Air France? In attesa che martedì il nuovo commissario, Giuseppe Leogrande, illustri al ministero dello Sviluppo il piano che ha in mente per procedere al salvataggio di Alitalia, traghettando l’ex-vettore di bandiera ristrutturato nell’orbita di Lufthansa, da Parigi arriva la controproposta di Air France.
Secondo quanto riporta corriere.it, nella mani del commissario unico è in arrivo una missiva proveniente dal quartier generale di Air France-Klm, nella quale il Gruppo franco-olandese “propone una collaborazione stretta, ma senza ricorrere a un investimento diretto, non nell’immediato almeno”.
L’offerta, che si aggiungerebbe così all’investimento di Delta Air Lines (un investimento di 100 milioni di euro per il 10% della Newco, continua a essere la proposta di Atlantia), si baserebbe sulla reintroduzione della joint venture tra la compagnia italiana e quella francese esistente fino al 2017, anno in cui non vennero rinnovati gli accordi che prevedono una partnership e una suddivisione dei ricavi non solo per i voli intraeuropei, ma anche per i collegamenti intercontinentali in codeshare. Nel primo caso, prosegue il sito, “si tratterebbe di circa 84 milioni di euro di ricavi in più per Alitalia. Nel secondo, di altri 13 milioni, per un totale di 97 milioni”.
Sul fronte Lufthansa, invece, l’idea è sempre quella di entrare in un vettore ridimensionato da 2.500 esuberi, da gestire con misure di ‘solidarietà espansiva’ tra scivoli pensionistici e assegni di ricollocazione, permettendo così a Francoforte di intervenire prima con una partnership commerciale, e poi con un investimento azionario.
A coadiuvare Leogrande nell’operazione di salvataggio, viene data per certa la presenza di Giancarlo Zeni, ex Alitalia, ora amministratore delegato di Blue Panorama, che avrebbe ormai accettato l’incarico dopo aver trovato un accordo con il numero uno del Gruppo Uvet, Luca Patanè.