Il Covid cambia anche il nostro vocabolario, non solo con neologismi e con termini magari tecnici entrati di prepotenza nei nostri discorsi di tutti i giorni, ma anche con nuove sfumature di significato a parole note. Già l’anno scorso le avevamo raccolte con #neWords, il glossario turistico per i viaggiatori dell’era Covid. E oggi molti di quei termini rimangono ancora popolari e attuali, e altri se ne sono aggiunti. Li proponiamo cui nella nuova puntata di #neWords.
App. Mai come in questo momento si è parlato di app, ma non solo come tecnologia capace di semplificarci il viaggio, anche e soprattutto in termini di servizi che ci danno il “via libera” nell’era Covid. E così, accanto a IO e Immuni, spunta anche un terzo nome, VerificaC19, la terza app della pubblica amministrazione che serve a smascherare i falsi green pass.
Buy Now, Pay Later: una formula che sta guadagnando consensi anche nel travel, partendo dalle grandi agenzie online per arrivare alle startup come Scalapay, che permette di acquistare beni e servizi dilazionando il pagamento in rate senza interessi (qui abbiamo intervistato Matteo Ciccalè, sales director).
Fomo – Fear of Missing Out. È l’espressione presa in prestito dalla società di consulenza McKinsey per designare una delle quattro categorie di viaggiatori d’affari del post pandemia: questa in particolare indica coloro che viaggiano per coltivare importanti relazioni con i clienti e riguarda la maggior parte dei viaggi d’affari. Da tenere d’occhio perché la ripresa del business travel sarà probabilmente alimentata da loro.
Green pass. È il certificato di avvenuta vaccinazione, negatività o immunità al Covid. È ora obbligatorio per ristoranti e locali al chiuso e molti altri luoghi come musei e cinema. Dal 1° settembre scatta l’obbligo anche su navi, traghetti, aerei e trasporti a lunga percorrenza.
Ibrido. La pandemia ci ha abituati a incontrarci online, tra call in Zoom e riunioni Teams e Meet. Ma gli addetti ai lavori concordano: gli eventi dal vivo torneranno, solo che manterranno sempre una componente “da remoto”. E dunque hotel e centri congressi si stanno attrezzando con la tecnologia necessaria.
Passenger Locator Form (Plf). Ha generato diverse polemiche su mancanza di comunicazione e dubbi burocratici, ma esisteva già da alcuni mesi: il Plf è il modulo digitale di localizzazione del passeggero da compilare per l’ingresso in Italia e in altri Paesi come la Grecia, la Spagna e Malta.
Pnrr. Comincia a prendere concretezza il Piano nazionale di ripresa e resilienza. È infatti online italiadomani.gov.it, la piattaforma ufficiale dedicata dove si può seguire l’evoluzione dei progetti, compresi quelli legati al settore del turismo.
Recruiting. Non è certo una parola nuova, ma nella stagione 2021 ha assunto un nuovo significato, perché dopo mesi di chiusure e attività a singhiozzo non sono state poche le imprese ricettive e della ristorazione ad avere avuto difficoltà a reclutare staff. Non senza polemiche, come l’appello lanciato da Federturismo.
Variante Delta. Lo spettro che si sta aggirando sul travel perché, se da un lato questa è stata l’estate della ripresa post pandemia, dall’altro nelle ultime settimane gli operatori hanno fatto sapere di aver ricevuto richieste di posticipo o addirittura di cancellazione delle prenotazioni, dovute propri ai timori legati alla variante in crescita.
Zona rosso scuro. Non solo red zone. C’è di peggio: ovvero le aree rosso scuro ad altissimo rischio Covid. È il nuovo colore introdotto dall’Ecdc, il Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie. Le sue indicazioni condizionanop gli scambi turistici.