Gli americani ci scelgono per le Cinque Terre e la Costiera Amalfitana, mentre i francesi prediligono la Puglia, la Basilicata e la Sicilia; più diversificata, invece, la scelta di tedeschi che soggiornano più volentieri in Trentino Alto Adige, Lago di Garda e Sardegna. È la preziosa mappatura di tre grandi bacini di traffico del nostro incoming che emerge dall’Osservatorio Nexi Tourism & Incoming Watch, frutto di un’intesa siglata dal ministero del Turismo con la paytech italiana Nexi e Nomisma, società indipendente che offre studi settoriali e territoriali.
Anche per il turismo, infatti, uno dei patrimoni più ambiti è costituito dai dati che, una volta acquisiti e condivisi possono rafforzare la conoscenza e permettere di adottare strategie e policy mirate. La collaborazione fa leva sul rilevante patrimonio e sull’esperienza di Nexi, nonché sulle capacità di analisi integrata e il know how – sui settori turistico e culturale – di Nomisma, che permetterà una dettagliata analisi dei comportamenti di pagamento con carta dei turisti stranieri.
Dagli stessi tre Paesi monitorati arrivano anche i turisti che fanno registrare volumi di spesa più alta. Se le categorie merceologiche in cui spendono di più i visitatori provenienti da Stati Uniti, Germania e Francia sono quelle alberghiere e della ristorazione, il settore del lusso (abbigliamento, gioiellerie e grandi magazzini) è quello preferito dalla maggior parte dei turisti extra-europei. Dall’analisi dei dati, infine, emerge che la spesa dei turisti stranieri rappresenta più del 10% del totale delle transazioni nella maggior parte delle nostre province, con picchi a Venezia (29,1%), Siena (20,2%) e Firenze (19,9%).
«L’analisi e l’elaborazione dei dati – ha rilevato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – è fondamentale, non solo per monitorare lo stato di salute del settore, ma anche per sviluppare e mettere a terra politiche per la filiera turistica sempre più rispondenti alle richieste e ai cambiamenti continui».
Da parte sua Paolo Bertoluzzo, ceo di Nexi Group, ha commentato: «Siamo orgogliosi di questo protocollo d’intesa e di poter mettere a disposizione del ministero del Turismo le nostre competenze, la nostra esperienza e la profonda conoscenza dei consumatori che derivano dalla presenza capillare che abbiamo nel mercato italiano e negli oltre 25 Paesi dove operiamo. In collaborazione con il ministero del Turismo metteremo a disposizione delle istituzioni e di tutti gli attori del sistema il nostro Nexi Tourism & Incoming Watch, che siamo certi possa contribuire a rafforzare un settore fondamentale come quello del turismo, elemento di eccellenza del nostro Paese in tutto il mondo».