Mentre a Palazzo Chigi è ancora in corso la cabina di regia, l’Ansa batte la notizia che gran parte dell’industria aspetta: l’obbligo del green pass non sarà esteso alle strutture ricettive. Gli ospiti di hotel, resort e villaggi turistici che vorranno accedere a ristoranti e bar al chiuso all’interno delle strutture non dovranno presentare il discusso certificato.
Lo ha deciso la cabina di regia tra i capigruppo. Nel corso della discussione, parte della maggioranza avrebbe voluto introdurre l’obbligo anche per gli alberghi, ma alla fine si è deciso di mantenere invariata la norma attuale, confermando quanto già previsto dallo scorso decreto.
Sospiro di sollievo dagli operatori impegnati sul mare Italia, ora in attesa dell’ufficialità della decisione.
Nelle scorse ore l’associazione dei t.o. Astoi aveva espresso in modo chiaro la sua contrarietà all’introduzione del pass in hotel e affini. Misura paventata e comunicata in modo disordinato, che avrebbe rappresentato un ulteriore duro colpo per l’industria turistica, già orfana dell’outgoing.
LE REAZIONI. Immediata l’esultanza di Federalberghi, in pressing da tempo su questo tema: «A questo punto – afferma il presidente Bernabò Bocca – possiamo rassicurare i nostri ospiti sulla possibilità di usufruire normalmente dei servizi di food and beverage presso le strutture turistico ricettive, sia per la prima colazione sia per l’accesso al ristorante e al bar».
L’associazione precisa, però, che a partire dal 6 agosto i ristoranti degli alberghi dovranno invece richiedere il green pass se il cliente che siede al tavolo al chiuso non soggiorna presso la struttura.
Tra le reazioni anche quella di Confindustria Alberghi: «La ristorazione per gli alloggiati è sempre rimasta operativa anche durante le fasi più critiche e drammatiche della pandemia. L’applicazione delle norme di distanziamento, capienza degli spazi e di servizio ha permesso lo svolgimento in piena sicurezza. La risposta di oggi è un segnale importante per operatori e clienti», dichiara la presidentessa dell’associazione Maria Carmela Colaiacovo.