Migliaia di contenziosi pronti a essere avviati se le concessioni balneari verranno messe a gara senza prevedere indennizzi. È quanto prospettato dal Sib-Confcommercio (Sindacato Italiano Balneari) della Regione Toscana, alla vigilia di nuove mobilitazioni annunciate sul territorio nazionale.
Nel dettaglio il presidente del Sib-Toscana, Alberto Nencetti, ha esplicitamente dichiarato: «Le concessioni demaniali marittime non possono essere messe a gara senza la preventiva determinazione degli indennizzi dovuti ai concessionari uscenti, così come previsto dalla normativa vigente».
Nencetti ha poi ricordato: «La legge n. 166 del 14 novembre 2024 ha introdotto criteri chiari per la procedura amministrativa relativa alle concessioni. Tra questi, l’obbligo per l’ente concedente di effettuare una perizia sul valore degli investimenti non ammortizzati prima di pubblicare eventuali bandi di gara. Senza questo passaggio, qualsiasi bando risulterebbe illegittimo e soggetto a contenzioso».
Il presidente del Sib-Confcommercio Toscana ha poi aggiunto che «il provvedimento legislativo stabilisce la continuità delle concessioni esistenti fino al 30 settembre 2027, per garantire un’ordinata transizione e rispettare i principi del diritto europeo. Eventuali bandi avviati in assenza di perizia non solo espongono gli enti a rischi legali, ma compromettono la stagione balneare e i servizi essenziali per cittadini e turisti. È fondamentale che le amministrazioni locali rispettino le disposizioni per tutelare gli interessi pubblici e quelli delle imprese operanti sul demanio».
Pertanto – come riportato dalla testata specializzata Mondo Balneare.com – la responsabile legale del Sib-Confcommercio Toscana, Stefania Frandi, invita i Comuni e gli enti interessati a «sospendere eventuali procedure, in attesa del decreto attuativo previsto entro il 31 marzo 2025, per evitare inutili conflitti e danni economici sia per le imprese che per la collettività».