Nodo Voucher, se lo Stato finanziasse i rimborsi?
Il tema scottante dei voucher e rimborsi continua a tenere banco nel dibattito interno alla travel industry. Sfumata, probabilmente, la possibilità di un’ulteriore estensione e allontanandosi l’ipotesi dei un tax credit per mancanza di coperture; l’amministratore delegato di Welcome Travel Group, Adriano Apicella, lancia una proposta che possa attutire l’impatto che la scadenza dei buoni avrà a settembre-ottobre di quest’anno.
«I voucher rappresentano volumi così ingenti che pensare di poter rimborsare tra settembre e ottobre tutti quelli emessi nel comparto turistico è arduo – sostiene Apicella –Si potrebbe però pensare di clonare gli strumenti di sostengo alla liquidità emessi a marzo dello scorso anno vincolandoli ai voucher che l’adv deve rimborsare ai clienti».
Per l’amministratore delegato del maxi network nato dalla fusione tra Welcome e Geo, in sintesi, «serve uno strumento di cassa garantito dallo Stato che possa finanziare i voucher a tasso zero, o quasi, così che l’agenzia possa ripagarli spalmando l’importo nei prossimi anni».
LA RIPARTENZA E L’IMPATTO DEI TAMPONI SULLE VACANZE. Riguardo le riaperture, poi, Apicella si dice ottimista, ma segnala anche la necessità di dare un perimetro preciso al tema dei protocolli e dei tamponi: «Negli ultimi mesi avevamo una incertezza totale, ora invece mi sembra che avere un calendario di riaperture e delle regole certe siano un segnale di rassicurazione per il cliente e per tutto il settore».
La ripartenza quindi poggerà su due pilastri: «Sicurezza e regole chiare: questo vale sia per gli spostamenti tra regioni – evitando ciò che è successo lo scorso anno da Ferragosto in poi in Sardegna – sia riguardo i protocolli e le procedure nelle strutture e nei trasporti. L’importante però è che le regole non cambino in corsa».
Sull’impatto del Green Pass italiano per muoversi tra le regioni e sull’eventuale peso economico dei tamponi sulle vacanze estive degli italiani, Apicella non ha dubbi: «Ci sarà, sicuramente. Ma se verranno accettati i test rapidi in farmacia o i fai-da-te l’impatto sarà ridimensionato. In ogni caso vedremo se gli operatori troveranno formule interessanti, come Alpitour che sulle Canarie assorbe nel prezzo del pacchetto il costo del tampone».
IL FUTURO DEL BUSINESS TRAVEL. Infine, assodato che il leisure ripartirà prima e meglio dei viaggi d’affari, Apicella si concede una divagazione su come cambierà il rapporto con le imprese, soprattutto sul lato tecnologico.
«Nel futuro del business travel la tecnologia conterà molto perché per farlo ripartire bisognerà fare un upgrade dei sistemi di prenotazione che si forniscono all’azienda, ovvero delle soluzioni tecnologiche che permettano di far gestire alle imprese in maniera autonoma le loro esigenze di viaggi; mentre l’adv fornirà il servizio a valore aggiunto sulle destinazioni più complesse. I self booking saranno strumenti fondamentali, anche per gestire le note spese e l’integrazione con i sistemi aziendali e far ripartire in maniera fluida il settore».
Giornalista. Specializzato in trasporto aereo e ferroviario, economia, agenzie di viaggi, tecnologia ed estero. Segue convention e fiere internazionali.
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