Notriphobia, salvaci tu: il peso dei rincari sui viaggiatori

Notriphobia, salvaci tu: il peso dei rincari sui viaggiatori
12 Giugno 16:00 2024 Stampa questo articolo

Sotto il cielo di un’estate italiana. Sembra questo il leit motiv delle ultime settimane. È tempo di vacanze e di tendenze. C’è chi non vede l’ora di partire, e chi prova a tracciare i comportamenti dei consumatori, per garantire un’offerta all’altezza delle aspettative. A livello macro, dice l’European Travel Commission (Etc) viaggia il 75% degli europei, nonostante il peso di guerre e inflazione. Il 3% in più rispetto allo scorso anno. Ma guardiamo in “casa nostra”. Come ha fatto per esempio la ricerca del Touring Club Italiano: tra giugno e settembre il 76% degli intervistati farà “sicuramente” un viaggio, il 17% “probabilmente”. Una quota bassa (2%) resta “certamente” a casa; il 5% “probabilmente no”.

ITALIA, LA PREFERITA

L’Italia sarà la destinazione preferita (65%), ma continua la (lenta) crescita dei viaggi all’estero (35%). Le destinazioni top saranno mare e città d’arte che superano la montagna per la prima volta dopo la pandemia. In linea con il dato europeo anche l’analisi di Jetcost, motore di ricerca per tariffe aeree, hotel e autonoleggi: oltre 7 italiani su 10 hanno già programmato una fuga estiva. Il 14% del campione attende l’ultimo minuto per decidere in funzione soprattutto del budget; il 12% non andrà da nessuna parte. Mesi preferiti? Agosto è sicuramente il più gettonato dagli italiani (48%), e luglio segue con il 32%. Nel cuore delle preferenze si fa strada giugno con il 12%; solo l’8% posticipa la vacanza a settembre. L’auto privata resta il mezzo preferito per viaggiare (59%), al secondo posto l’aereo (26%), poi treno (6%), bus (5%) e nave (4%). Pure per Jetcost, Italia al primo posto anche per questioni di budget, che quest’anno è inferiore a 1.500 euro. Restano all’interno dei confini nazionali 7 italiani su 10 (66%); le mete internazionali sono preferite dal 19%; un fortunato 15% combina entrambe. Naturalmente, le destinazioni più desiderate sono quelle con sole e spiagge (65%), seguite dalle grandi città (23%) e da destinazioni interne e montane (12%).

SPIAGGIA, QUANTO MI COSTI?

Se parliamo dei nostri litorali e di chi li sceglie per tagliare i costi dei trasporti, mettiamo in conto i rincari degli stabilimenti balneari: lettino al +8%, sdraio (+7%), noleggi di pedalò, sup, canoe, in voga tra i bagnanti, per mettere alla prova anche le abilità sportive (+10%). Unica voce in controtendenza, l’abbonamento stagionale (-2%). Rincari e ristrettezze nei bilanci spingono a cercare soluzioni più economiche, come la fruizione breve del servizio spiaggia: molti lidi propongono formule happy hourmezza giornata, dopo le 14 o solo la mattina (fino alla metà dei costi). Esistono anche app per mettere a disposizione di altre persone, quando non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato. E ancora, novità 2024, i pacchetti “all inclusive” che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi da 35 a 50 euro a seconda di menù, fila dell’ombrellone, giorno di fruizione (infrasettimanale o weekend).

STAGIONE DI NUOVI CROCIERISTI

Rientra nel budget estivo degli italiani anche la crociera, nonostante l’aumento dei prezzi anche per i viaggi in nave: in media 1.205 euro a persona, 100 euro in più del 2023, come rileva l’Osservatorio Ticketcrociere. Emerge l’identikit dei nuovi crocieristi: per due su tre è la prima volta a bordo; età media 39 anni; uno su due viaggia in coppia e più dell’80% ha scelto itinerari nel Mediterraneo e isole greche. Anche per le crociere, aumentano gli italiani che preferiscono l’Italia, favoriti dal numero di porti d’imbarco lungo le coste della penisola che riducono i tempi di viaggio e i costi di avvicinamento all’homeport. La città che accoglierà più crocieristi è Genova (20%), seguita da Civitavecchia (16%), Napoli (8%), Bari e Venezia al 7%.

CHI TEMPOREGGIA È FRUSTRATO

Da tenere presente per i nuovi dizionari, il termine, “notriphobia”. Scandiamolo: no-trip-phobia. In parole povere, è la paura di non aver ancora prenotato le vacanze. Ne “soffre” il 40% degli italiani – stando all’Osservatorio sui trend estivi di PiratinViaggio – con punte del 53% per la generazione Z, gli over 25. Se programmare e prenotare suscita emozioni positive, non averlo ancora fatto scatena ansia e frustrazione. Allora, confidiamo nel fatto che, nel momento in cui scriviamo, gran parte del campione abbia sconfitto questa paura. E stringa tra le mani – o, in un’ottica più green, abbia salvato sullo smartphone – la sua prenotazione.

L'Autore

Claudia Ceci
Claudia Ceci

Giornalista professionista, redattore. Specialista nel settore viaggi ed economia del turismo e delle crociere dopo varie esperienze in redazioni nazionali tv, della carta stampata, del web e nelle relazioni istituzionali

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