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Nubifragio in Piemonte e Val d’Aosta. Il ministro del Turismo: «Non rimarrete soli»

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Il maltempo (anomalo) torna a flagellare l’Italia e non solo. Un nubifragio con smottamenti e frane ha colpito le vallate alpine fra Piemonte e Valle d’Aosta, compromettendo anche il turismo della cosiddetta montagna estiva. Il governatore piemontese Alberto Cirio si è detto pronto a chiedere lo stato di emergenza, mentre 600 persone sono rimaste bloccate a Cogne, rimasta isolata senza linea telefonica, né acqua corrente potabile, con il campeggio Gran Paradiso evacuato in tempi rapidi.

Maxievacuazione anche nel Verbano-Cusio-Ossola, mentre una trentina di escursionisti è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa. Allagamenti poi al centro di Cervinia, anch’essa isolata la notte scorsa. Qui «i danni sono ingenti, si parla di milioni e milioni di euro, perché tutti i negozi hanno i magazzini che sono sotto il livello della strada, quindi il torrente Marmore straripando ha riempito garage, boxe, e anche diversi locali», ha dichiarato all’Ansa Massimo Chatrian, vicesindaco di Valtournenche.

Intanto, hanno fatto il giro del web le immagini che documentano l’ingrossamento della cascata di Noasca, in Alta Valle Orco, nel Torinese, molto apprezzata dai turisti. «Abbiamo subito ingenti danni, soprattutto alle scogliere della cascata, a causa della bomba d’acqua e delle frane. La situazione è in miglioramento e riusciremo tra poche ore a liberare la strada per poter permettere alle persone bloccate qui di lasciare il paese», commenta sempre all’agenzia di stampa il sindaco di Noasca.

Il nubifragio non ha risparmiato neanche la il Canton Ticino, in Svizzera, che mentre scriviamo ha dichiarato due morti accertati e un disperso. In Francia, invece, sono stati registrati tre morti, vittime della caduta di un albero per il forte vento.

Tornando all’Italia, sullo straordinario evento meteorologico è intervenuta anche la ministra del Turismo, Daniela Santanchè: «C’è il momento del dolore e quello della solidarietà. La rabbia giustificata però non deve lasciare spazio alla disperazione. Certo, facile a dirsi. Ma ve lo garantisco: l’attenzione del governo Meloni e del ministero del Turismo è massima per quanto sta accadendo in Valle d’Aosta e Piemonte. Non rimarrete soli – ha promesso – La richiesta di stato di calamità è un primo piccolo passo. Un ringraziamento speciale agli albergatori che hanno aperto gratuitamente le loro strutture per accogliere i visitatori, fortemente provati dall’emergenza, mostrando così il forte spirito di solidarietà che contraddistingue il comparto turistico. Faremo tutto ciò che è di nostra competenza per fronteggiare la situazione».

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