Un violento nubifragio ha sferzato il nord Italia, stroncando l’avvio della stagione estiva ad alta quota. Un’emergenza che ha portato il ministro del Turismo Daniela Santanchè ad Aosta per esprimere sostegno, vicinanza e soluzioni alla popolazione locale e alla sua travel industry.
«Cogne mette le ali. Cervinia sarà in pista. La Val d’Aosta è viva, nessuna frana potrà isolarla. Stiamo lavorando per attivare un passaggio gratuito in elicottero per tutti i turisti che non abbandoneranno Cogne», è l’idea lanciata dalla rappresentante del governo mentre veniva completata l’evacuazione dei turisti rimasti bloccati proprio a Cogne, dopo che la strada regionale 47, unico collegamento con il fondo valle, è stata gravemente danneggiata dall’esondazione del torrente Grand Eyvia a causa del forte maltempo.
Il ministro ha poi specificato che l’iniziativa del passaggio gratuito in elicottero è valida «per qui turisti che si tratterranno per un periodo congruo: almeno quattro giorni in albergo oppure 15 giorni in seconda casa. Un modo – questo il senso – di salvare il lavoro piuttosto che mettere i lavoratori in cassa integrazione e chiudere parte delle strutture alberghiere e ristorative compromesse dal nubifragio.
La stessa Santanchè ha anche promesso che sarà attivato un fondo da 10 milioni di euro a sostegno di tutta la filiera turistica della zona.
I danni infatti, come sottolineato dal presidente della Regione Val d’Aosta, Renzo Tostolin, sono ingenti: «Nemmeno l’alluvione del Duemila ne aveva provocato così tanti», motivo per cui la stagione turistica estiva è seriamente a rischio. La speranza è quella di un’apertura veloce della strada, aspettare la metà di agosto, come si prospetta, vorrebbe dire perdere, secondo gli albergatori, il 90% dell’incasso.
Dopo l’operazione di evacuazione che, ha sottolineato il sindaco di Cogne Franco Allera, «è stata una grande operazione della Protezione civile che ha impegnato 4-5 elicotteri per portare in due giorni 1.796 persone al campo sportivo di Aymavilles», i voli proseguiranno per trasportare i residenti a Cogne che lavorano ad Aosta e il personale che assiste la popolazione.
Anche il Piemonte è stato duramente colpito dal maltempo: le frane e gli smottamenti hanno isolato diverse valli, con danni ai ponti e alle infrastrutture. Una trentina di escursionisti sono rimasti bloccati nei rifugi ai piedi del Monte Rosa, mentre in altre aree si lavora per ripristinare gli acquedotti danneggiati.