by Andrea Lovelock | 11 Settembre 2019 11:58
Con il via libera al governo Conte bis arriva anche la richiesta di tempi supplementari per chiudere la partita Alitalia. Nel corso di un incontro al Mise i commissari (Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo) hanno aggiornato il neo ministro, Stefano Patuanelli, sulla situazione della compagnia aerea e la sua tenuta dei conti ed è stata ventilata la proroga fino al 15 ottobre, richiesta anche dal cda del Gruppo Ferrovie dello Stato, per completare anche una nuova tornata di incontri con i vertici Delta.
Secondo le indiscrezioni riportate da Milano Finanza, infatti, si starebbe tentando di coinvolgere maggiormente il partner nordamericano (magari portando la sua quota almeno al 15%) e avere rassicurazioni sul versamento immediato del suo gettone di presenza nell’azionariato, che equivale a 100-150 milioni di euro.
Un ulteriore proroga di un mese, quindi, dovrebbe comportare l’ulteriore estensione della cassa integrazione straordinaria per i dipendenti Alitalia. Nella giornata di giovedì 12 settembre, infatti, è previsto un incontro tra Patuanelli e i sindacati del vettore che affronterà anche il tema del prossimo sciopero (9 ottobre).
Sembra evidente, quindi, una certa necessità di “fare cassa” in tempi brevi, dettata dallo stato di liquidità che i tre commissari hanno confermato essere ancora ad un livello accettabile – intorno ai 400 milioni di euro – ma non certo sufficiente a dare autonomia al vettore sul medio-lungo periodo.
E questo nonostante gli ottimi risultati di agosto con 2 milioni di passeggeri trasportati, pari a un +0,4% e solo nel lungo raggio di agosto l’incremento è stato del +5,4%[1]; mentre sono stati oltre 288mila i passeggeri trasportati sui voli intercontinentali, che è il miglior risultato degli ultimi dieci anni. Bene anche i ricavi che, sempre sul segmento long haul, hanno fatto segnare un incremento del +4,7% nel primo semestre dell’anno.
Segnali inequivocabili della vocazione internazionale e intercontinentale della compagnia aerea sui quali si deve basare la strategia di rilancio, non appena si sbloccherà la situazione legata alla definitiva composizione dei soci della nuova Alitalia. In questa partita, tra l’altro, si è ancora in attesa di conoscere l’esito della vicenda Atlantia – partner di prima grandezza in termini di quote nella nuova Alitalia – legata alle concessioni autostradali che il governo Conte bis sta valutando con estrema attenzione se confermare o negare, come si era ventilato negli ultimi giorni.
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