Un numero verde per le agenzie di viaggi (800.035.194) che vogliono capire tutte le procedure necessarie per adeguarsi al nuovo regolamento Ue sulla privacy che entrerà in vigore il prossimo 25 maggio. È stato annunciato dal presidente di Assoviaggi, Gianni Rebecchi, nel corso di un forum sulla materia, organizzato oggi a Roma.
«Questo numero telefonico a disposizione delle adv è un primo passo compiuto da Assoviaggi nel servizio d’assistenza alle imprese di viaggi in materia di privacy, visto che la maggior parte delle adv sono all’oscuro delle procedure e soprattutto delle pesanti sanzioni previste dalla legge europea– sottolinea il presidente – Vogliamo poi trovare la modalità più semplice per avviare un processo di adeguamento alla normativa, inquadrando al meglio la gestione dei dati dopo il 25 maggio. Partiremo a breve anche con dei testi sulle adv di varie tipologie (incoming e outgoing) e dimensioni per dar vita ad un meccanismo di standardizzazione che possa far approdare ad un unico codice di condotta per tutte le agenzie».
LE OPPORTUNITÀ. Per fare ciò, quindi, l’associazione già si avvale di società specializzate come la Rokler Management che già oggi è in grado di erogare servizi di assistenza a livello nazionale e di società certificatrici come la Inveo che possono avviare il processo di certificazione per la conformità delle aziende richiesta dal regolamento Ue.
«In altre parole – sintetizza Rebecchi – chiediamo alle nostre società partner di individuare un modulo turismo valido per le imprese di viaggi. E sui costi di questi servizi Assoviaggi sta finalizzando apposite convenzioni per contenerli quanto più possibile».
Sul malumore di molte adv che considerano questa nuova normativa una sorta di “tassa occulta” o di ostacolo all’attività, Rebecchi replica: «Condivido l’inquietudine dei colleghi, ma credo che l’introduzione di questo regolamento sia una opportunità di crescita per tutte le imprese, comprese le agenzie: sarà l’occasione per riqualificare i propri database, aggiornare le banche dati, profilare meglio la clientela, formando anche il personale d’agenzia, renderlo consapevole e responsabile».
E tra i passaggi-chiave di questa normativa, Ivano Rossi ceo e privacy officer di Rokler è stato molto esplicito: «Si dovrà fare molta attenzione sul principio della responsabilità solidale che coinvolge non solo il responsabile del trattamento dei dati nominato in agenzia ma anche lo stesso titolare. Ci saranno probabilmente dei gradi di responsabilità, ma è bene sapere che anche il titolare dovrà responsabilmente rispondere dell’applicazione della legge».
Altro punto che desterà sicuramente l’interesse dei titolari d’agenzia riguarda la gestione del portfolio clienti. «Se fino ad oggi un addetto al banco o un responsabile commerciale che usciva da un’agenzia per entrare in un’altra realtà o aprirne una di sua proprietà, non aveva problemi a sottrarre parte del patrimonio di clienti e contatti, con la nuova legge sulla privacy questo non sarà più possibile, perché quel soggetto potrebbe essere perseguito su istanza del titolare della vecchia agenzia», sostiene Rossi.
LA QUESTIONE INFORMATICA. Ci sono, infine, alcune zone d’ombra che l’atteso decreto sul regolamento Ue (pronto forse fra qualche mese) dovrà chiarire e riguardano le procedure da adottare sui social network e nel marketing diretto. A rigor di logica, infatti, se una adv o tour operator invia messaggi promo-pubblicitari ad un cliente diventato suo fan o follower, compie una azione lecita e quindi c’è un implicito consenso al trattamento dei dati.
A chiusura del forum sono stati evidenziati altri oneri e onori, non solo per le agenzie di viaggi, ma anche per i professionisti chiamati a fornire loro assistenza: in buona sostanza tutti dovranno fare la loro parte. Soprattutto i partner informatici chiamati finalmente a qualificare la qualità dei dati che pongono in vendita o la loro gestione per conto delle adv ai titolari d’agenzia chiamati a formare il proprio personale.
ADEGUAMENTI E VANTAGGI. I primi passi obbligati che una adv dovrà compiere dopo il 25 maggio riguardano sinteticamente l’elenco dei trattamenti, l’analisi dei rischi, le istruzioni al personale d’agenzia, il piano di adeguamento nella raccolta dati, il registro del trattamento dati, fino alla certificazione per la conformità.
Ma con il varo di questo nuovo regolamento Ue ci saranno anche indubbi vantaggi come ad esempio la semplificazione dell’informativa sulla privacy, il miglioramento della qualità degli archivi dati, un adeguamento uguale per tutti in termini di privacy by design (le impostazioni standard dei propri profili dati) e del privacy by default, un approccio alla protezione dei dati personali proattivo e non più reattivo, rendendo necessario prevedere modalità operative ed apposite configurazioni. Gli analisti, comunque, ipotizzano che dal 25 maggio verrà contemplato un periodo di rodaggio dove ci sarà una una sorta di “mano leggera” nei controlli.