Pochi giorni fa, infatti, il colosso indiano Panchavaktra Group, investitore in private equity e a capo di una holding attiva nei settori del commercio internazionale, aveva dichiarato l’intenzione di investire oltre 300 milioni di euro nella costruzione di un nuovo aeroporto internazionale a Messina. L’aeroporto – con funzionalità primarie di cargo ma pronto anche ad accogliere l’operatività civile – dovrebbe essere realizzato nella Piana del Mela, come base logistica di scambio transcontinentale con i paesi dell’Oriente.
L’opera ha incontrato il favore del governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, che ha prontamente incontrato l’imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, rappresentate della holding.
Altrettanto tempestivo, però, è arrivato l’altolà di Vito Riggio, presidente dell’ente nazionale Aviazione Civile, che ha dichiarato: «Esiste un piano nazionale degli aeroporti, approvato con decreto del presidente della Repubblica, che ha avuto l’approvazione delle Regioni, compresa quella siciliana, che non prevede la costruzione di nuovi aeroporti, né pubblici, né privati in Sicilia. Eventualmente, se lo ritenesse, dovrebbe essere il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a chiedere una deroga. Io mi sono limitato a ricordare l’esistenza del piano nazionale degli aeroporti che, peraltro, i parlamentari dovrebbero conoscere bene».