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Ognissanti, 10 milioni di italiani in viaggio: report Federalberghi

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Dieci milioni di italiani in viaggio per un volume d’affari di 4,6 miliardi. Il Ponte di Ognissanti dà i numeri, in base all’indagine condotta da Tecnè per conto di Federalberghi, tra il 21 e il 24 ottobre, su un campione di 4.021 persone.

Nel complesso, a muoversi, 6 milioni di adulti e 4 milioni di minori. In 8,9 milioni resteranno in Italia scegliendo le città d’arte (30,2%). A seguire la montagna (22,3%), il mare (22,1%), località lacustri (3,2%) e le terme (2,9%). Nel 57,5% dei casi è la vicinanza alla propria abitazione ad orientare la scelta in località interne alla propria regione. Diversamente, 1,1 milione opterà per destinazioni estere, visitando le grandi capitali europee che possono essere facilmente raggiungibili in aereo anche in relazione alla vicinanza con il nostro Paese.

La durata media del soggiorno sarà di circa 3,3 giorni, per un totale di 19,8 milioni di pernottamenti fuori casa: gli hotel saranno la scelta preferita del 20,8%, grazie alla varietà dell’offerta in grado di accontentare tutte le tasche. In pole per l’ospitalità resta la casa di parenti e amici (36,9%) mentre l’11% andrà nella casa di proprietà.

La spesa – comprensiva di viaggio, vitto alloggio e divertimenti – sarà di circa 462 euro a persona. Il 26,6 % del budget è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 24% al pernottamento, il 22,7% ai costi del viaggio, l’11,6% allo shopping e il 15,1% per tutte le altre voci (divertimenti, escursioni, gite).

Durante il Ponte gli italiani vogliono dedicarsi alle passeggiate (51,1%), partecipare a eventi enogastronomici (31,6%), aderire a escursioni e gite (25,6%), seguire eventi tradizionali e folkloristici (24,7%) e visitare musei o mostre (22,3%).

L’auto di proprietà resta il mezzo preferito per viaggiare (70,3%). Il 16,8% si sposterà in aereo, mentre il 4,3% opterà per il treno.

«Il fatto che la festività di Ognissanti capiti di venerdì è un assist per il comparto, poiché rappresenta un autentico invito alla programmazione di una vacanza – osserva il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca – Dal post Covid in poi abbiamo compreso quanto sia importante per gli italiani non rinunciare alla vacanza, per quanto di durata ridotta, e dedicarsi alla scoperta di località d’arte, essere a contatto con il verde, visitare i parchi e le bellezze naturali all’insegna del comfort e del relax».

In questo senso – prosegue Bocca – il Ponte del I novembre rappresenta l’ideale: un periodo di interruzione dal lavoro, breve ma fruibile forse con meno ansia per il portafoglio, considerando le difficoltà dovute all’aumento del costo della vita. Proprio in virtù del fatto di avere a disposizione un lasso di tempo così circoscritto, si ha infatti la sensazione di poter osare un pochino di più nella spesa.

Considerando che quest’anno la festa dell’Immacolata cadrà  di domenica questo Ponte di Ognissanti sarà per noi una sorta di prova generale per comprendere come si approderà poi alla stagione invernale e quale potrebbe essere l’andamento del comparto nella prospettiva delle festività natalizie».

Va però analizzata anche la consistente fetta di italiani che resterà a casa, l’87,5%. Il 51% non partirà per motivi economici, dovuti all’aumento del costo della vita che ha limitato la capacità di spesa per godersi una vacanza.

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