Non è finito tutto il 15 ottobre 2021 e non poteva essere altrimenti. Nonostante la cessione del ramo aviation, del brand e del sito internet a Ita Airways, la vecchia Alitalia in amministrazione straordinaria aleggia come un fantasma con piccoli segnali alla stampa, ai clienti e ai suoi ex dipendenti. Non si tratta (solo) degli aeromobili in dote alla newco che volano ancora con la storica livrea e nemmeno di un marchio pagato 90 milioni da Altavilla & co. e per ora chiuso in un cassetto.
È lo storico programma Millemiglia che rispunta all’improvviso con una comunicazione ufficiale di Alitalia Loyalty Spa; mentre la vecchia Alitalia in a.s., non solo non ha ancora pubblicato i bandi per handling e manutenzione, ma pare voglia perfino sanzionare i piloti e i dipendente che sono passati a Ita.
Per quanto riguardo Alitalia Loyalty Spa – in attesa che venga pubblicato il bando per la vendita dell’asset, infatti – la premura della società controlla da Alitalia in amministrazione straordinaria (che ne aveva riacquisito il 75% delle quote nel 2018 da Etihad Airways, ndr)è quella di “garantire agli oltre 6 milioni di soci iscritti la possibilità di accumulare miglia e di utilizzare quelle presenti in portafoglio, anche se il vettore aereo non è più operativo”.
MILLEMIGLIA PROSEGUE
Mentre Ita Airways – costretta dalla Commissione Ue a rinunciare a un eventuale acquisizione di MilleMiglia – ha presentato il suo programma di fidelizzazione Volare; Alitalia in a.s. sembra voler cercare di garantire gli accordi con i vecchi partner e mantenere intatto il patrimonio “economico e di brand” del suo programma fedeltà. Visto che il dominio ufficiale è stato venduto a Ita Airways, però, nasce un nuovo sito www.mymiglia.com dove trovare le informazioni e i partner aderenti al programma fedeltà che è sopravvissuto alla sua compagnia id riferimento.
Tornando al programma fedeltà, quindi, tuttora “i soci possono continuare ad accumulare miglia utilizzando i servizi offerti da 60 partner: da Avis Budget Group ai parcheggi in città e negli aeroporti, da Booking alle catene alberghiere fino ai taxi e alle polizze assicurative MilleMiglia Life. Inoltre, i titolari delle carte di credito MilleMiglia, accettate in tutto il mondo grazie al circuito Mastercard, possono continuare ad accumulare miglia a ogni acquisto”, sottolinea la nota.
Ma non finisce, qui, perché Alitalia Loyalty Spa annuncia perfino una nuova collaborazione per i soci del programma MilleMiglia con lastminute.com. Acquistando i voli e le sistemazioni alberghiere sul portale della Ota, infatti, ora è possibile accumulare miglia sul proprio conto. “È stata rinnovata, inoltre, anche la collaborazione con Air France, con Klm e con Middle East Airlines, compagnie partner dell’alleanza SkyTeam, che consente di guadagnare miglia su tutti i loro voli – rimarca il comunicato ufficiale – così come”per i soci dei club Ulisse, Freccia Alata e Freccia Alata Plus continua ad essere disponibile il servizio clienti dedicato e restano confermati tutti i benefici e bonus riconosciuti dai partner commerciali oltre ai servizi SkyPriority quando viaggiano con le compagnie aeree partner”.
IL CASO DELLE SANZIONI AGLI EX DIPENDENTI
Ma c’è un altro caso che sta sollevando numerose polemiche. Un’inchiesta del giornale Il Domani, infatti, ha svelato come la direzione del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria avrebbe “inviato una lettera ai 420 piloti e 775 assistenti di volo passati a Ita imponendo una penale per il mancato preavviso e l’assenza della giusta causa”. Il quotidiano diretto da Stefano Feltri scrive che i piloti e gli assistenti dovrebbero “pagare da 17mila a 32mila euro” perché secondo la lettera inviata dal direttore delle risorse umane, Romina Chirichilli, Alitalia contesta ai lavoratori le motivazioni di giusta causa addotta in quanto inesistente», e siccome non c’è la giusta causa ne consegue «il mancato rispetto del preavviso» nel passaggio da Alitalia in a.s. a Italia Trasporto Aereo spa.
Se entro dieci giorni dalla ricezione della missiva i lavoratori non avranno pagato, l’azienda guidata dal commissario straordinario Giuseppe Leogrande, si dice “costretta ad avviare, senza ulteriore avviso, immediate azioni di recupero. Cioè invieranno l’ufficiale giudiziario”, interpreta Il Domani. Alla base di tale lettera, infine, sembra esserci ancora la disperata ricerca di liquidità da parte di Alitalia in a.s. per far fronte ai numerosi creditori. “Quanto precede nella necessità di dover preservare specie nell’attuale contesto critico, il patrimonio societario nell’interesse dell’amministrazione straordinaria”riporta ancora la lettera secondo il quotidiano.
Nel frattempo Navaid, uno dei sindacato dei piloti, ha già annunciato l’avvio di una battaglie legale, ricordando che «i piloti “fortunati” assunti da Ita e selezionati senza alcun criterio hanno accettato obtorto collo condizioni economiche uniche nel panorama mondiale, con stipendi ridotti del 50% rispetto a quelli di Alitalia».
LA FRETTA DI GIOVANNINI
Ultimo, ma non meno importante: mancano ancora all’appello anche i bandi per i rami manutenzione e handling, ritenuti in parte fondamentali per il percorso di consolidamento delle operazioni di Ita Airways. Perfino il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, ha suggerito a Alitalia in a.s. di velocizzare le operazioni. «A Ita è andata per ora solo l’aviation, cioè la gestione dei voli, mentre l’handling deve ancora andare a gara. Il percorso è ancora in fase di realizzazione e spero che l’amministrazione straordinaria di Alitalia faccia presto questi bandi proprio per dare certezze da un lato ma per consentire a Ita di integrarsi e offrire non solo un servizio adeguato ma per essere robusta a sufficienza per fare accordi», ha detto il ministro a Sky Tg24