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O’Leary, Ryanair: «Utili ok, ma attenzione al caro-petrolio»

Utili in aumento per Ryanair nell’anno fiscale 2017-18 che guarda al futuro tra investimento e caro carburante. La compagnia guidata da Michael O’Leary ha registrato un aumento del 10% dell’utile netto raggiungendo 1,45 miliardi di euro. Crescono anche i passeggeri, a quota 130,3 milioni, registrando un +9% annuo.

Ma è stato lo stesso ceo irlandese a mettere in guardia l’aviazione civile dal prossimo grande ostacolo: l’aumento del prezzo del petrolio che potrebbe far traballare più di qualche compagnia aerea. Durante la presentazione ufficiale del bilancio, infatti, O’Leary ha sottolineato: «Ci sono già compagnie aeree che non riescono a fare utili con il prezzo del petrolio agli attuali 40 dollari. Se si verifica la prospettiva del greggio che sale fino a 80-100 dollari al barile alcuni vettori potrebbero andare incontro a una vera e propria crisi».

Per l’ad Ryanair il problema sarebbe equamente distribuito sia per le major che per le low cost, con la stessa compagnia irlandese che potrebbe subire una ricaduta, ma solo sugli utili del 2018. «I conti sono molto positivi nonostante le cancellazioni dello scorso inverno, ma nel prossimo anno l’utile netto potrebbe non superare quota 1,35 miliardi».

La spesa per il carburante della compagnia, infatti, dovrebbe crescere di 400 milioni di euro. Ryanair per l’anno fiscale 2019 prevede di aumentare, comunque, il traffico del 7% raggiungendo i 139 milioni di passeggeri. A questa prospettiva contribuiranno sia gli accordi in connessione con Air Europa e altri vettori, sia l’ampliamento della flotta di Laudamotion – controllata al 25% con previsioni di arrivare al 75% del capitale – che dovrebbe arrivare a circa 50 aeromobili beneficiando di un iniezione di liquidità di circa 100 milioni di euro.

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