Sforamento del budget per le Olimpiadi Milano-Cortina: le risorse per circa 2,7 miliardi di euro, stanziate per l’organizzazione dell’evento e inserite in un apposito decreto dal governo Draghi, non sono sufficienti e servirà un ulteriore stanziamento di 180 milioni di euro. La revisione dei costi deriva dal forte aumento delle materie prime indispensabili per il completamento di alcune opere infrastrutturali essenziali.
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, entro il prossimo 30 maggio verrà presentato un dettagliato rendiconto delle risorse necessarie che darà al governo tutti gli elementi per varare un nuovo apposito dpcm in grado di definire i valori aggiuntivi.
Era stato il ministro dello Sport, Andrea Abodi, a dichiarare nei mesi scorsi, che nella riassegnazione di fondi per 724 milioni di euro, circa 550 milioni erano stati preventivati, mentre i rimanenti 180 milioni dovevano essere oggetto di un nuovo stanziamento a causa dell’incremento di costi superiore al 20%.
Nel riepilogo degli interventi programmati, le opere indifferibili sono complessivamente 73, di queste almeno tre presentano degli extra costi che non sono stati ancora quantificati e si riferiscono alla “variante” di Cortina, alla galleria a Ponte di Legno in Lombardia e alla variante di Vercurago. Tra l’altro non è certo che queste opere possano essere pronte per le Olimpiadi.
C’è poi un elenco di opere per le quali è previsto un finanziamento da parte dei privati e, nel dettaglio, si tratta di strutture ugualmente strategiche per la logistica dell’evento come il PalaItalia, l’Ovale di Rho e il Villaggio Olimpico di Milano.