Oman experience Rispondi al QUIZ n.4 del 28 giugno

Oman Expert/2 Cultura

Oman Expert/2 Cultura
03 Giugno 00:01 2024 Stampa questo articolo

Il Sultanato della bellezza da antiche leggende alla via dei forti

Città antiche, fortificazioni, siti archeologici Unesco, musei, souq e villaggi: ci sono molte modalità in cui l’Oman racconta e mette in mostra la propria eredità culturale. Il sapere che si tramanda da generazioni di artigiani si manifesta nella lavorazione della ceramica, nella tessitura, nella produzione di oggetti in argento e nella fabbricazione dei caratteristici dhow, barche di legno. I sistemi di irrigazione, la coltivazione delle palme da dattero, l’allevamento di cavalli e dromedari, la distillazione dell’acqua di rose e la raccolta del leggendario incenso del Dhofar di cui già Marco Polo accennava ne Il Milione, completano il panorama di un Paese orgoglioso delle sue tradizioni, che strizza l’occhio alla modernità.

L’antica capitale Nizwa

Nizwa è l’antica capitale del Regno e luogo di nascita dell’Islam in Oman, località da cui oggi partono le escursioni per esplorare l’interno del Paese.

Nella regione di Dakhiliyah, Nizwa si trova nel cuore di una grande oasi a circa due ore da Mascate ed è conosciuta anche come la porta del deserto, crocevia delle antiche piste carovaniere tra nord e sud. Caratteristico della città è il forte,  costruito a metà del XVII secolo. Ha una torre di guardia di 34 metri, più alta rispetto alle altre fortificazioni da cui si gode la vista del labirinto di case color ocra e delle palme intorno. Si erge sopra la città ed è la più grande fortezza in tutta la Penisola arabica. Ospita anche un interessante museo, aperto da domenica a giovedì dalle 9 alle 16 ed il venerdì dalle 8 alle 11. Il souq, le botteghe tradizionali e il famoso mercato del bestiame del venerdì mattina sono attrazioni da non perdere in città.

Fort Nizwa, Oman

Fort Nizwa, Oman

Il Patrimonio Unesco

Cinque sono i siti nominati Patrimonio dell’Umanità in Oman. Il Forte di Bahla, nella lista Unesco dal 1987, i siti archeologici di Bat, al-Khutm e al-Ayn, dal 1988, la Terra dell’incenso, dal 2000, il sistema di irrigazione Aflaj, dal 2006, e l’antica città di Qalhat, dal 2018.

Il Forte di Bahla si trova su una piccola collina sfruttata dall’uomo fin da 5mila anni fa. Al centro della città, il forte è uno dei più antichi del Paese, fu ricostruito tra il 1624 e il 1649 ed ampliato alla fine del diciottesimo secolo. Vicino a Bahla si trova anche la storica città di Fanja, caratterizzata da oasi di palme e souq tradizionali, oltre che numerose rovine archeologiche.

La Terra dell’incenso è il riconoscimento Unesco che celebra uno dei prodotti più tipici dell’Oman, legato anche alle antiche vie carovaniere. Il suo cuore è il Dhofar, dove cresce l’albero della Boswellia, che produce la resina. La produzione e il fiorente commercio di incenso che prosperò nei secoli in queste terre si possono approfondire anche visitando il Museo dell’incenso di Salalah. Sono quattro i siti della terra dell’incenso riconosciuti Patrimonio Mondiale Unesco: oltre agli alberi d’incenso del Wadi Dawkah, figurano anche i resti dell’oasi della carovana di Shisr (alle porte della città perduta di Ubar); 40 km a est di Salalah, le rovine archeologiche dell’antica Sumhuram, risalenti al I secolo a.C, da dove partivano le spedizioni di incenso dirette verso il Mediterraneo, e dove secondo la leggenda viveva la regina di Saba, e le rovine di Al-Balid dove oggi si può ammirare uno dei siti archeologici più interessanti del Sultanato.

Il sistema di irrigazione Al-Aflaj è stato implementato per la prima volta nell’anno 500 ed utilizza la forza di gravità per canalizzare l’acqua e convogliarla dalle sorgenti sotterranee per uso agricolo e domestico. Oltre 3mila aflaj sono ancora in uso oggi, come il Falaj Daris, a 7 km da Nizwa, uno dei più lunghi.

Ad Dakhiliyah sistema di irrigazione Aflaj Falaj Dariz

Ad Dakhiliyah sistema di irrigazione Aflaj Falaj Dariz

I Wadi

Wadi è una parola araba che si incontra spesso in Oman. Significa sia corso d’acqua che valle. I wadi sono infatti letti di fiume nelle valli profonde che sono state scavate dalle forti piogge sulle montagne. In alcuni punti formano anche delle riserve d’acqua dove ci si può tuffare e lungo le quali crescono le palme.

I wadi sono presenti in particolar modo nella zona costiera ai piedi dei rilievi dell’Hajar e sono ecosistemi importanti in quanto favoriscono attività come l’agricoltura, la pastorizia e l’irrigazione delle coltivazioni di palme da dattero. Sono anche ambienti dove poter praticare canyoning una volta terminata la stagione del khareef, il monsone estivo, che da giugno a settembre porta le piogge.

Tra i wadi più importanti si possono citare Wadi Bani Khalid, Wadi Shab, Wadi Tiwi, Wadi Bani Awf.

Il Castello di Jabreen

Tra i manieri aperti al pubblico è da non perdere la visita al Castello di Jabreen, per esplorare i suoi passaggi segreti e i soffitti dipinti. Il castello, costruito nel 1670, è uno dei simboli del Sultanato. Fu voluto da Imam Bil’arab Bin, sultano della dinastia Ya’ruba, che da amante delle arti e della poesia volle realizzare un palazzo ricco di incisioni e decorazioni, dipinti antichi, versetti coranici e alcuni versi di poesia ancora visibili sulle pareti. Nella sua architettura spicca l’imponente torre centrale, con un diametro di 45 metri, dalla cui sommità si gode di una suggestiva vista panoramica.

Castello di Jabreen

Castello di Jabreen

Oman Across Ages

Nel 2022 il Paese si è arricchito di un nuovo museo, lOman Across Ages. Il moderno museo dedicato alla storia dell’Oman è situato nel Wilayat di Manah, nel Governatorato di A’Dakhiliyah, a circa 20 km sud di Nizwa (160 km da Mascate) sulla strada verso il deserto. Le sale del museo accompagnano il visitatore in un viaggio narrativo nel tempo, partendo dalla tarda preistoria fino ai giorni nostri, in una serie di padiglioni in cui la visita è supportata anche dalle più innovative tecnologie. Sono due le Gallerie espositive permanenti, la Galleria della Storia e la Galleria del Rinascimento. Il museo ospita anche una caffetteria ed un giardino in stile omanita, con alberi di incenso e palme da dattero, nonché un falaj che si estende per 1 km.

Sur

Sur è invece la destinazione ideale per scoprire i segreti dei cantieri dove si realizzano i dhow, le tradizionali imbarcazioni omanite. La città ospita anche il mercato del pesce, riservato agli uomini, mentre a Ibra si può visitare il souq tenuto dalle donne beduine, a sua volta vietato agli uomini, che si tiene il mercoledì mattina.

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