L’Italia per la prima volta è il secondo mercato turistico europeo per l’Oman, e il quarto a livello internazionale. Un risultato raggiunto nel mese di gennaio 2023: degli oltre 74.000 visitatori europei in Oman, 13.000 provengono dal nostro Paese.
L’Italia è quindi nella Top Five dopo i Paesi del Golfo (105 mila arrivi), l’India (40 mila) e la Germania (18 mila).
Si conferma il trend evidenziato dalle statistiche del 2022 diffuse dal ministero dell’Heritage & Tourism dell’Oman: il turismo italiano verso il Sultanato ha chiuso il 2022 con una crescita del +949% rispetto al 2021. Risultati raggiunti dopo l’attivazione dei corridoi turistici, fino all’avvio della stagione invernale con la ripresa dell’operazione su Salalah e delle collaborazioni con media, trade e operatori sul mercato italiano.
A supporto del mercato, dopo la collaborazione con il Gruppo Alpitour e il network Welcome Travel, l’ufficio del turismo del Sultanato dell’Oman in Italia – rappresentato da Aigo – ha in essere campagne rivolte al consumatore, formazione e attività rivolte ai professionisti del trade per spingere i mesi estivi e iniziare a promuovere la prossima stagione invernale.
Procedono le attività di cooperazione con big player dell’industria turistica come Gattinoni e Quality Group.
In essere, anche accordi di co-marketing con operatori generalisti come Volonline, specialisti della destinazione, e in tour natura e cultura quali Originaltour, Il Viaggio, Shiruq, Alidays. E ancora, momenti di training per la forza vendita, webinar, eventi B2B2C in diverse città, newsletter, campagne sui social in collaborazione con Welcome Travel, Cartorange, Earth, Idee per viaggiare.
Sul fronte della formazione, è ai blocchi di partenza il progetto di training online Block Notes con L’Agenzia di Viaggi Magazine (clicca qui per iscriverti).
LA DESTINAZIONE. Sono 363 i nuovi progetti turistici integrati in Oman per i prossimi anni; oltre 24 progetti di sviluppo del turismo interno e 28 progetti legati ai monumenti storici: questi i numeri del ministero del Turismo e dei Beni culturali presentati nei giorni scorsi a Muscat, con vari segmenti di investitori nei settori pubblico e privato, per il periodo che va fino al 2025, con un valore confermato di 2,290 miliardi di ryal omaniti.
Salem bin Mohammad Al Mahrouqi, ministro del Turismo e dei Beni Culturali dichiara: «Questi investimenti in nuovi progetti turistici sono parte di un percorso a lungo termine che rientra nella Vision 2040 in cui il turismo gioca un ruolo di primo piano».
I progetti prevedono lo sviluppo nella capitale delle aree di Al Mouj, Barr Al Jissah Resort, di proprietà quali il Mandarin Oriental project and Residence, di nuovi complessi quali Al Diyar Ras Al Hadd Resort, Hawana Salalah (Salalah Beach Resort), Yiti Sustainable City, oltre alla Fase II del sito di Mirbat, Jebel Sifah, Blue City Project e The Orient and Palm Resort project. Nel contempo il governo è in trattativa per attrarre marchi alberghieri internazionali come Four Seasons.
Altri progetti sono l’Oman Botanic Garden, il Village Project e il progetto Salalah Gardens (The Nargil Farm) con un investimento totale di 262 milioni di ryal omaniti. Inoltre, sono in fase di sviluppo progetti nelle isole Hallaniyyat e Diymaniyat con investimenti stimati entro il 2025 di 137 milioni di ryal.
Dal 2021 al 2022 sono state sviluppate 124 strutture alberghiere in Oman, inclusi quattro progetti alberghieri: Avani a Seeb, Dusit D2 Hotel a Jabal Al Akhdar, Intercity Hotel Muscat e Jumeirah Muscat Bay nel Governatorato di Muscat.
Sono inoltre in via di sviluppo altri 127 nuovi progetti di stabilimenti alberghieri e ulteriori 113 strutture alberghiere sono in corso di realizzazione. Le strutture spaziano da hotel di diverse categorie, campi di lusso, resort, green lodge e appartamenti.
Il ministero per i Beni culturali e del Turismo ha aggiunto che sono in corso i lavori su 14 progetti per lo sviluppo del patrimonio culturale, con un investimento di 13,8 milioni di ryal. Sono otto i progetti per migliorare musei, mentre sei per allestire nuove sale espositive museali in castelli e fortezze. Infine, sono inoltre in corso migliorie a 34 monumenti storici, tra cui forti, torri, mura, vicoli e altri monumenti nei vari governatorati, che favoriranno future opportunità per piccole e medie imprese.