Alitalia «rimarrà un vettore nazionale». Parola del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, che parlando a SkyTg24 ha dato conferma alla valanga di indiscrezioni che, da mesi, vogliono l’ex vettore di bandiera tornare in maggioranza sotto l’egida dello Stato. «Tra settembre e ottobre ci saranno importanti novità», ha aggiunto l’esponente dei Cinque Stelle. «Siamo impegnati su tavoli importanti che stanno facendo passi avanti. Alitalia rimarrà un vettore nazionale che farà viaggiare persone in Italia e all’estero nell’interesse nazionale».
«Noi, a causa di scelte politiche scellerate e scelte interne altrettanto scellerate, abbiamo preso una compagnia in crisi», ha sottolineato Toninelli. Insomma, a leggere dietro le parole di Toninelli, non ci dovrebbero essere più sorprese né sulla road map che, da qui all’autunno, verrà seguita, né sul suo esito finale.
Proprio ieri, Il Messaggero aveva rivelato l’intenzione del governo Conte di emanare, proprio e settembre, un nuovo bando di gara per la ricerca di un partner industriale di minoranza. Obiettivo, come ha sottolineato il sottosegretario leghista alle Infrastrutture Armando Siri, «integrare sempre di più nella filiera del turismo la compagnia. Per fare questo sarà necessario investire sulla flotta, aumentando i voli di lungo raggio, il business più redditizio».
E ancora: chi vorrà proporsi come partner industriale dovrà presentare un «piano articolato, con l’indicazione dell’hub di riferimento, dei livelli occupazionali, dei sistemi di prenotazione, della rete nazionale e internazionale su cui si vuole puntare per crescere». E senza troppi tagli, visto che «dopo i tanti soldi spesi dagli italiani per salvare Alitalia, quasi 10 miliardi dal 2008 ad oggi, non possiamo accettare macelleria sociale o, peggio, un fallimento».
Con buona pace, dunque, di chi le proposte le aveva già presentate prima della scadenza del vecchio bando dello scorso 30 aprile. Vale a dire, Lufthansa, Air France-Delta con il fondo Cerberus e easyJet, Wizz Air. E che, a questo punto, saranno tenute a rivedere le offerte iniziali alla luce dei nuovi paletti inseriti nel bando e del fatto che l’azionista di maggioranza della nuova Alitalia sarà scelto, con buona probabilità, tra Cdp e Fs.