Più di 1,3 triliardi di dollari. A tanto ammontano i ricavi generati del turismo mondiale nel 2018 secondo gli ultimi dati forniti dall’Unwto, l’Organizzazione mondiale del turismo che fa capo alle Nazioni Unite.
In totale, si tratta di un incremento che, rispetto a un anno prima, è pari al 4%, una percentuale che consolida la posizione della travel industry tra i cinque settori economici più importanti a livello mondiale, dietro all’industria chimica e quella petrolifera, ma davanti a comparti come quello alimentare e quello legato all’automotive.
«Siamo contenti di vedere come a beneficiare dell’aumento della domanda internazionale legata al turismo siano sia i Paese avanzati che quelli in via di sviluppo. Ma adesso il nostro compito è di far aumentare non solo i volumi, ma il valore del comparto dei viaggi», ha detto il segretario generale dell’Unwto, Zurab Pololikashvili.
Più in particolare, sottolinea l’organizzazione delle Nazioni Unite, il giro d’affari legato al turismo internazionale comprende 1,448 miliardi di dollari di spese effettuate dai viaggiatori in giro per il mondo e 256 miliardi di dollari relativi a servizi di trasporto (100 miliardi in più anno su anno).
Per quanto riguarda le differenti aree del globo, Asia e Pacifico si confermano le regioni leader in fatto di volumi registrati sui loro territori (+7%), seguite dall’Europa (+5%). Al vertice della classifica dei migliori source market, ci sono sempre Cina e Stati Uniti (rispettivamente, con 277 miliardi di dollari e 144 miliardi di dollari), ma le percentuali di crescita più significative arrivano da Francia, Federazione Russa (+11%), e Australia (+10%).