OpenAi sgancia Operator,
l’agente (di viaggi) intelligente
C’è un nuovo capitolo della saga intelligenza artificiale. Il protagonista – un po’ come agli inizi – è OpenAi, che ha appena lanciato Operator, agente intelligente in grado di navigare nei siti web e interagire proprio come fa un essere umano. È dunque impossibile non pensare al settore del turismo organizzato: Operator è infatti capace di svolgere innumerevoli attività, tra cui quella della pianificazione di un viaggio. “Tu gli dai un ordine, e lui esegue”, ha scritto nella nota di lancio l’organizzazione statunitense parte del Gruppo Microsoft, fondata nel 2015 da Elon Musk e Sam Altman come laboratorio di ricerca noprofit sull’intelligenza artificiale.
COME FUNZIONA
Operator – al momento disponibile per gli utenti Pro negli Stati Uniti – si basa su un modello chiamato Computer-Using Agent (Cua), che combina le capacità di visione di Gpt-4o con un ragionamento avanzato attraverso l’apprendimento potenziato.
Cua è addestrato a interagire con le interfacce grafiche – i pulsanti, i menù e i campi di testo usati quotidianamente dagli utenti – dandogli la flessibilità di navigare negli ambienti digitali senza richiedere Api specifiche per il sistema operativo o il web.
Durante l’attività di Operator, gli utenti possono scegliere di prendere il controllo del browser remoto in qualsiasi momento, ad esempio quando c’è la necessita di avere i dettagli di pagamento o la risoluzione di sicurezza del test Captcha. Si possono anche salvare i prompt per un rapido accesso alle homepage, ideale per attività ripetute come nel caso del travel.
L’obiettivo di OpenAi è di estendere la disponibilità di Operator agli utenti Plus, Team ed Enterprise, nonché di integrare queste funzionalità in ChatGpt.
Tra gli esperti che hanno commentato la new entry OpenAi anche Mirko Lalli, ceo e founder The Data Appeal Company: «Le potenziali applicazioni sono vaste e la pianificazione dei viaggi è un caso d’uso convincente. Il timing è perfetto, poiché una recente ricerca Phocuswright mostra che il 67% dei viaggiatori è frustrato dalla pianificazione online, principalmente per il fatto di destreggiarsi tra più siti eeb (26%) e la ricerca dei prezzi migliori (23%)».
IL LANCIO DELLA CINESE DEEPSEEK
Nel frattempo, la Cina corre veloce anche in ambito Ai e “spaventa” l’America con DeepSeek, che negli States è l’app gratuita più scaricata su IPhone superando proprio ChatGpt. Si tratta di un chatbot basato sull’intelligenza artificiale generativa open source fondato da Liang Wenfeng, il cui fiore all’occhiello è il modello R1 e che sembrerebbe capace di lavorare con costi assai più bassi dei competitor.
I DATI EUROSTAT
Infine, in base ai dati divulgati da Eurostat l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a livello aziendale ha registrato un aumento annuo in tutti i Paesi dell’Unione europea. Quello più significativo si è registrato in Svezia, che ha visto crescere di 14,7 punti percentuali (rispetto al 10,37%) salendo al 25,1% la quota di aziende che si avvalgono di questo strumento. Hanno messo a segno incrementi importanti anche la Danimarca (+12,4%) e il Belgio (+10,9%). L’Italia, invece, pur registrando un lieve aumento dal 5,05% del 2023 al 8,2% del 2024, si colloca nella parte più bassa del ranking.
Guardando invece alle attività nelle quali le aziende hanno impiegato l’Ai, emerge che l’uso più diffuso è quello del text mining. Si tratta di uno strumento di analisi del linguaggio scritto, adottato dal 6,9% delle imprese, con un aumento di 4 percentuali rispetto al 2023.