Sottoscala venduti come camere d’albergo: è l’amara vicenda dell’operazione “legalità nella ricettività” compiuta a Venezia dalla Guardia di Finanza e Polizia Locale. Su 275 controlli effettuati, sono state scoperte ben 76 strutture completamente abusive, con evidenti irregolarità anche nell’offerta ricettiva, dove appunto luoghi come sottoscala e sgabuzzini venivano pagati da ignari ospiti-clienti come regolari camere d’albergo.
Nel dettaglio, sono state erogate sanzioni per 675mila euro ed individuati anche 6 lavoratori in nero e 120 clienti non registrati. I controlli, effettuati nel periodo estivo, oltre a Venezia hanno interessato le zone ad alta attrattiva turistica come Jesolo, Chioggia, Caorle, Cavallino Treporti, Eraclea, Bibione
Immediato il plauso del ministro del turismo Daniela Santanchè che ha poi aggiunto come «gli accertati casi di abusivismo nell’hôtellerie sono un danno d’immagine per il nostro Paese. Perché i turisti che, pagando per una camera d’albergo, si ritrovano in un tugurio riportano poi commenti negativi sulla vacanza e sull’Italia, danneggiando migliaia di strutture che al contrario offrono servizi di livello a prezzi competitivi. Oltre a essere un fenomeno lesivo per tutti i cittadini-contribuenti che vedono sottrarsi risorse derivanti dal gettito fiscale. Il turismo oggi più che mai ha bisogno di investimenti mirati e volti a migliorare la qualità dei servizi e non di piccoli sotterfugi a vantaggio di chi non gioca la partita in maniera corretta».
Santanchè ha poi concluso: «Abbiamo quindi bisogno di imprenditori c he giochino per la “Nazionale” e non per loro stessi. Con la proposta del governo di regolamentare gli affitti brevi daremo ancora più forza ad azioni di controllo come queste e so che saremo di aiuto per regolarizzare un settore che non può essere un far west. Grazie dunque alle forze dell’ordine per l’impegno profuso nel portare avanti questa operazione che mi auguro prosegua su tutto il territorio italiano».