Niente mascherine e sanificazione. I Nas hanno chiuso 11 strutture tra centri benessere e Spa in un’operazione orchestrata con il ministero della Salute per verificare il rispetto delle norma anti Covid.
Un’operazione denominata Terme da cui però Federterme prende le distanze. “Nessun complesso termale aderente all’associazione risulta essere stato oggetto di provvedimenti sanzionatori”, precisa una nota.
“Le terme – si legge – sono presidi sanitari obbligatori e garantiti. Il protocollo Terme Sicure adottato da Federterme, in collaborazione con la Fondazione Forst, ha consentito alle strutture di rimanere sempre aperte, di non generare focolai di infezione e anzi di essere diventate un supporto imprescindibile anche alla riabilitazione post Covid”.
Il presidente Massimo Caputi ringrazia «i Nas che, grazie al loro serio e incessante lavoro, verificano il rispetto delle norme contrastando irregolarità e abusi, tra cui anche quelli relativi all’uso improprio di denominazione “terme” per il quale sono state sanzionati cinque centri benessere, mantenendo sempre un confronto sereno e costruttivo con gli operatori seri».
«Le terme italiane – conclude Caputi – sono un fondamentale elemento per la prevenzione, riabilitazione e benessere e lo dimostrano gli oltre tre milioni di italiani che le frequentano».