Operazione pellegrino: viaggio dentro il Giubileo

Operazione pellegrino: viaggio dentro il Giubileo
10 Febbraio 07:00 2025 Stampa questo articolo

VATICANO – Vieni dall’altra parte del mondo, macini miglia su miglia, poi tutto si riduce agli ultimi 420 metri. Mettetevi nei panni di un pellegrino a Roma all’alba del 2025, l’anno del Giubileo, quando sbuca in via della Conciliazione, il segmento finale del cammino di fede, che si stende come un tappeto rosso verso San Pietro, tinta dai colori dal crepuscolo. È il momento ideale, che la penna di Victor Hugo ha consegnato all’immortalità: “C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo”.

Quel pellegrino, oggi, sono io: non arrivo «dalla fine del mondo» – il copyright è di Papa Francesco la sera della sua elezione – ma dalla redazione, distante solo qualche centinaio di metri. In mano il taccuino, non la croce di legno distribuita ai gruppi in preghiera – di almeno 10 persone – alla Pilgrims Reception, collocata sulla destra della rinnovata e pedonalizzata piazza Pia, scortata dalle mura poderose di Castel Sant’Angelo.

Giubileo 2025 Reception Credit Ladv

È una cartolina senza tempo con la musica di sottofondo, l’acqua che zampilla nelle due fontane già zeppe di monetine, destinate a un ente di mutuo soccorso vaticano: Fontana di Trevi non è più sola. Dal terrazzo della Radio Vaticana lo spettacolo di piazza Pia è ancora più scintillante e suggestivo: «È una meraviglia», sottolinea Alessandro Gisotti, vicedirettore dei media vaticani, che stanno profondendo – mi racconta – grandi energie per focalizzare al meglio l’evento principe per eccellenza.

POCHI, MA “BUONI”

In questo momento il corridoio creato per i gruppi e delimitato da fioriere è vuoto. Non c’è una grande folla diretta alla Basilica: troppo tardi come ora del giorno, troppo presto come periodo. Siamo in pieno inverno, l’Anno Santo è appena iniziato, ma sono già oltre un milione i pellegrini transitati sotto la Porta Santa di San Pietro, aperta dal pontefice la notte di Natale. «Nei weekend ovviamente il traffico è più consistente – spiegano i volontari, con giaccone o casacca verde, il colore simbolo dell’evento – e da febbraio i numeri sono destinati a lievitare, per poi esplodere in primavera». A quel punto sarà difficile distinguere tra pellegrini e turisti in una Roma che, da previsioni, si appresta ad accogliere dai 32 ai 35 milioni di visitatori.

Giubileo Credit Ladv

Considerando la grande affluenza annunciata e le lunghe file di fedeli – oltre a quella della Basilica Vaticana, ci sono la Porta Santa di San Paolo Fuori le Mura, San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore – i gruppi devono prenotarsi sul sito ufficiale del Giubileo, iubilaeum2025.va, o sull’app: per scaricarla bastano pochi minuti, all’interno la carta del pellegrino con tanto di Qr code e un vademecum con appuntamenti e indicazioni.

Per tutto il resto c’è l’Info Point, piantato nel cuore di via della Conciliazione. Aperto dalle 7 alle 19, è anche il punto di consegna del Testimonium, il diploma ufficiale rilasciato a chi compie il pellegrinaggio. Ma questo è l’epilogo: la strada per Roma è lunga, prima bisogna “fare i conti” con il viaggio.

IL BUSINESS DELL’ACCOGLIENZA

La ricettività capitolina si frega le mani e sogna incassi da capogiro: perché a Roma, ascoltando Radio Colonna, il costo medio di una stanza doppia può oscillare dai 180 ai 250 euro. L’Albergatore Day, però, ha certificato che l’Anno Santo è partito sottotono, ma resta l’ottimismo per i mesi primaverili. L’alternativa al caro prezzi degli alberghi ai tempi del Giubileo però esiste: le case d’accoglienza gestite da enti religiosi, a tariffe decisamente più contenute. Nella Capitale ce ne sono almeno 450, tra conventi e monasteri, e volendo si può risparmiare ancora deviando sui Castelli Romani.

Non siamo ancora al pienone, ma poco ci manca, tanto è vero che per trovare posti liberi qualcuno comincia a fare un pensierino su Umbria e Toscana. Perché a Roma i numeri parlano chiaro: “Le prenotazioni stanno procedendo come o meglio del previsto – riferisce all’Ansa l’associazione Ospitalità Religiosa, che coordina queste strutture di accoglienza – L’aumento medio rispetto allo scorso anno è del 24% ed è chiaramente legato al Giubileo. La nostra offerta è accessibile per quei pellegrini che hanno budget ridotti”.

E allora diamo uno sguardo al listino prezzi, traendo spunto da un’indagine tra i gestori delle case religiose e no-profit di ospitalità: “A Roma – dove le strutture religiose possono accogliere circa due milioni di pellegrini l’anno, per un totale di quasi otto milioni di presenze – una camera doppia viene offerta mediamente a 86 euro a notte, una singola a 54. In provincia i costi si abbassano ulteriormente, con una media di 67 euro per la doppia e 39 per la singola. Ancora più contenuti i prezzi nelle altre province del Lazio, con tariffe rispettivamente di 65 e 39 euro”.

Il presidente dell’associazione, Fabio Rocchi, osserva i dati e annota: «Il Giubileo rappresenta un momento straordinario, non solo per la fede, ma anche per l’accoglienza. Le case religiose si confermano un pilastro insostituibile dell’ospitalità nella capitale, garantendo tariffe accessibili e un’accoglienza autentica. Questa rete di strutture dimostra come sia possibile coniugare sostenibilità economica e vocazione al servizio, consentendo a milioni di pellegrini di vivere un’esperienza unica nel cuore della cristianità, cui si aggiunge la moltitudine di progetti caritatevoli che questi introiti andranno ad alimentare».

Considerazione a margine fuori dalla “nota spese”: come riferisce RomaToday, “il Comune è a caccia di alloggi per i pellegrini che, dal 28 luglio al 3 agosto, saranno a Roma per il Giubileo dei giovani”. Mobilitate le parrocchie, vanno individuati con urgenza centri sportivi, palazzetti e palestre delle scuole. Si accettano “miracoli”, perché come spiega Agostino Miozzo, responsabile dell’accoglienza del Giubileo, «c’è da trovare posto a circa 450mila pellegrini, anche se ne sono attesi, in totale, almeno un milione. Oltre la metà, comunque, ha già una sistemazione reperita attraverso altre modalità

 TURISMO E COSÌ SIA

Ancora qualche passo verso la piazza e il celebre colonnato, sgorgati dal genio di Gian Lorenzo Bernini. Un capolavoro che stride con la “moderna freddezza” di via della Conciliazione, realizzata nel Ventennio dagli architetti Marcello Piacentini e Attilio Spaccarelli, per celebrare la riconciliazione ufficiale tra il Regno d’Italia e la Santa Sede con i Patti Lateranensi dell’11 febbraio 1929. La strada, guarda caso, viene completata in occasione del Giubileo del 1950 con due file di portalampioni a forma di obelisco. Insomma, ci vuole un Anno Santo per rimettere mano alla Città Eterna, anche a costo dei sacrifici (mal) sopportati dai romani.

Mascotte Giubileo Credit Ladv

Per carità, mugugni più che giustificati, ma è un dato di fatto che l’effetto del Giubileo e degli investimenti del Pnrr costituisca un traino per l’economia della città. L’indicazione arriva da un’indagine della Camera di Commercio capitolina, citata da Il Sole 24 Ore, che ha costruito un panel di 500 imprese rappresentative del tessuto imprenditoriale locale per capire come hanno affrontato il 2024 e quali aspettative hanno sul 2025.

Bene, l’Anno Santo è appena iniziato, ma ha già un impatto positivo, secondo il 13% delle imprese romane, convinte di aumentare il fatturato proprio grazie all’evento. Il 74% delle aziende, infatti, prevede un fatturato in crescita o stabile per quest’anno, comunque in aumento rispetto al 62% del 2024. Più cauto l’ottimismo sull’occupazione: se il 21% delle aziende vede rosa, il 10% teme un calo. Per quanto riguarda il settore turistico, nello specifico il 2024 ha fatto registrare un rallentamento rispetto al boom del 2023, ma la situazione resta fluida, tanto che a Roma le presenze sono salite del 4,8%. Il report sull’economia regionale, targato Banca d’Italia, evidenzia come l’incremento abbia riguardato italiani e stranieri, (+6% relativo ai turisti americani). La spesa estera è stata pari a quattro miliardi di euro, il 17% del totale di quella nazionale.

IL VIAGGIO CONTINUA

I numeri scompaiono di fronte alla maestosità di San Pietro, capace di calamitare  fedeli e non. Un magnetismo che attira fatalmente il giornalista-pellegrino, una volta giunto alla fine del percorso. Eppure c’è chi, come Perseo con Medusa, distoglie lo sguardo per paura di restare pietrificato e sceglie altre strade. Ryanair, per esempio, ha deciso di non potenziare l’offerta a Roma nell’anno giubilare. Anzi la low cost irlandese toglierà un aeromobile dall’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino per utilizzarlo, spiegano i vertici della compagnia, “dove ci sono costi di accesso più bassi, condizioni che permettono a Ryanair di offrire ai proprio clienti tariffe più economiche”.

Il riferimento è alla questione irrisolta del tetto dei voli a Ciampino e, soprattutto, all’aumento dell’addizionale comunale che dal primo aprile impatterà sui più grandi scali italiani, Fiumicino compreso. Una vecchia battaglia di Michael O’Leary.

Se ne farà una ragione, immaginiamo, Papa Francesco, che il 25 gennaio, rivolgendosi ai giornalisti convenuti al Giubileo della Comunicazione, ha sottolineato: «Parlate con il cuore, saper comunicare è una grande saggezza». Un’epigrafe più che una riflessione, una lezione da mandare a memoria per i milioni di visitatori che si apprestano a calare su Roma, animati da grande passione. E per il cronista, che anche oggi, in qualche circostanza, ha giocato con le parole indossando i panni del pellegrino per mezzo chilometro, tra fedeli in fila per la Porta Santa, volontari indaffarati e sorridenti e forze dell’ordine impegnate a vigilare 24 ore su 24. Ma l’importante è essere in cammino. Perché come ha notato Jean-Christophe Rufin, medico e scrittore francese, tra i fondatori di Medici senza frontiere: «Un pellegrino non arriva mai da nessuna parte. Passa, semplicemente».

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L'Autore

Fabrizio Condò
Fabrizio Condò

Giornalista professionista, innamorato del suo lavoro, appassionato di Storia, Lettura, Cinema, Sport, Turismo e Viaggi. Inviato ai Giochi di Atene 2004

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