Ordinanza “liberi tutti”, si torna a viaggiare

by Roberta Rianna | 23 Febbraio 2022 16:27

Una «graduale ripresa», non un’immediata accelerata, anche a causa di incognite come l’inflazione. È quella che vede all’orizzonte il presidente di Astoi Confindustria Viaggi, Pier Ezhaya, che saluta con soddisfazione l’ordinanza del ministero della Salute che rimuove la quarantena al rientro dai Paesi extra Ue, abrogando le precedenti ordinanze sui corridoi turistici e sulle liste dei Paesi.

Dal primo marzo, lo abbiamo scritto qui[1], basterà il green pass base per rientrare in Italia dalle principali destinazioni long haul, consentendo a tutti (previo vaccino, status di guarito o in alternativa tampone negativo) di tornare a viaggiare.

«Pur con un gravissimo ritardo – commenta il numero uno dei tour operator – ci allineiamo agli orientamenti degli altri Paesi europei. Ora possiamo, gradualmente, riaccendere i motori e guardare al futuro. Finalmente, possiamo iniziare a programmare con un minimo di visione a medio termine e tornare a quella normalità alla quale abbiamo dovuto rinunciare per due anni».

Per Ezhaya questo risultato «seppur tardivo, è il primo vero mattone posto per ricostruire un settore ferito e annichilito dalle restrizioni», frutto del «grande lavoro fatto con il tavolo tecnico del ministero della Salute, con il ministero del Turismo e con le principali associazioni di categoria».

«Gli operatori – afferma – ora dovranno assumersi l’onere di fare impresa e di proporre alle agenzie di viaggi e ai clienti la massima offerta per soddisfare la domanda». Sullo sfondo, nel frattempo, la ferma volontà di continuare a dibattere ai tavoli istituzionali per medicare, almeno in parte, le ferite del 2021: «Continueremo a interloquire e lottare con il governo per ristorare i danni subìti per poi tornare a occuparci di ciò che amiamo più fare, il nostro lavoro», conclude Ezhaya.

Sempre sul fronte Confindustria, interviene anche la presidente di Federturismo Marina Lalli: «L’ordinanza del ministro Roberto Speranza è un passaggio fondamentale, ma anche una decisione imprescindibile in vista delle prossime vacanze pasquali che consentirà all’Italia di non rimanere indietro rispetto alla maggior parte dei nostri competitor che godevano di minori vincoli già da tempo».

«Siamo soddisfatti che si sia superato anche il nodo delle certificazioni cartacee che, se non risolto – fa notare Lalli – avrebbe potuto rappresentare un ostacolo per il ritorno della clientela americana, grande assente ormai da due anni. Ma c’è ancora un tassello mancante per il quale chiediamo al governo un ulteriore slancio: riconoscere la validità dei vaccini non approvati dall’Ema, come lo Sputnik, per incentivare il recupero dei turisti russi[2] e cinesi, un bacino indispensabile per la nostra economia».

Sul fronte Confcommercio interviene Fto con il suo presidente Franco Gattinoni: «È un passo avanti importante, che auspicavamo da tempo e che ci consente di guardare con maggiore fiducia ai prossimi mesi – dichiara – Il superamento della logica delle mappe e degli elenchi in favore di un approccio basato sullo status del viaggiatore rappresenta un cambiamento cruciale, una decisione che può dare respiro al turismo organizzato, il settore più colpito dalla pandemia».

«Ci sono ancora molte restrizioni da allentare o da togliere per il viaggiatore che vuole vivere l’Italia e fruire i suoi servizi, restrizioni che ci stanno rendendo la vita difficile rispetto ai nostri competitor», afferma. Non da ultimo, tra i paletti, l’obbligo di green pass[3] rafforzato in hotel e sui mezzi di trasporti, che il governo rimodulerà al termine dello stato di emergenza il 31 marzo.

Gattinoni si aspetta di recuperare un po’ di terreno «in vista della primavera e della prossima stagione estiva». Uno scenario in cui «il turismo organizzato riprende a giocare il suo importante ruolo nel proteggere, consigliare e indirizzare il viaggiatore rispetto alle regole vigenti nei Paesi di destinazione. Ora è il momento – conclude – della ripartenza e del rilancio, in cui il settore deve liberare le sue energie per consentire a tutti gli italiani di riappropriarsi dell’esperienza unica del viaggiare».

Tra i protagonisti più dinamici della pandemia c’è stata Maavi, che con la sua presidente Enrica Montanucci chiude il cerchio con un comunicato dal titolo “liberi tutti”. La più giovane tra le associazioni rievoca la lunga serie di incontri con il ministero della Salute «che hanno prima portato ai corridoi e poi alle aperture annunciate dall’ultima ordinanza. Va sottolineato – afferma – il grandissimo lavoro fatto insieme alla dottoressa Milena Piasente del ministero del Turismo, essenziale in questa lunghissima trattativa, e un grande grazie anche alle continue pressioni del ministro Massimo Garavaglia».

Per Montanucci il provvedimento «avrebbe potuto essere meno criptico rispetto alle aperture, che avrebbero meritato maggiore trasparenza nella comunicazione».

In effetti, ieri sera, è partita la corsa alla corretta interpretazione di un’ordinanza che – ora tutti sono d’accordo – cancella i famigerati elenchi dei Paesi buoni e cattivi, di fatto riaprendo l’Italia al mondo.

Endnotes:
  1. lo abbiamo scritto qui: https://www.lagenziadiviaggimag.it/viaggi-extra-ue-abolita-la-quarantena/
  2. turisti russi: https://www.lagenziadiviaggimag.it/e-ora-la-variante-russia-pesa-sul-turismo/
  3. obbligo di green pass: https://www.lagenziadiviaggimag.it/il-green-pass-ci-fara-compagnia-fino-allestate/

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