by Mariangela Traficante | 21 Marzo 2024 7:00
Da Borgo Egnazia a una “House of Brands“, una casa di tutti i grandi marchi dell’ospitalità italiana: è questo l’ambizioso progetto in cantiere di Egnazia Ospitalità Italiana, raccontato da Aldo Melpignano, fondatore e amministratore delegato, in occasione del secondo Pambianco Summit Hôtellerie[1].
«Sono convinto che l’ospitalità di alta gamma in Italia oggi abbia bisogno di forme di aggregazione – spiega il manager – Sogno di trovare la formula per poter aggregare le strutture di qualità italiane, in una forma in cui ognuno possa mantenere la propria identità e il proprio controllo, ma fare sistema laddove sia necessario, in ambiti come la distribuzione, le efficienze operative, attrarre i talenti. Nel mondo anglosassone la definiscono appunto “House of brands”. L’ idea è crearne una richiamando i grandi marchi dell’ospitalità italiana, stiamo mettendo in chiaro le idee per partire con questo progetto ambizioso».
Famiglia di albergatori non di nascita ma per passione dagli anni Novanta, con la trasformazione di una dimora di famiglia in hotel – nasce così Masseria San Domenico – e oggi trainata dalla “stella” Borgo Egnazia che nel 2023 ha messo a segno 74 milioni di euro di fatturato, la management company gestisce tre delle cinque strutture, di proprietà – tra cui le pugliesi Borgo Egnazia e Masseria Le Carrube – cui si aggiungono tre gestioni di hotel di terzi già attive – Hotel de Len a Cortina aperto da un anno, Santavenere a Maratea che è operativa dopo un riposizionamento importante, così come Ostuni a Mare a Rosa Marina, ed altrettante in fase di sviluppo ed apertura nel prossimo anno e mezzo.
«Siamo concentrati sulle gestioni, ma non ci spaventa l’opportunità di operazioni ed investimenti di altro tipo. Ciascun hotel va avanti con il suo nome e viene gestito con la sua propria identità, non è previsto infatti al momento che Egnazia diventi un vero e proprio brand».
C’è tuttavia un progetto in cantiere. «Lanciare una collezione con alcune strutture che abbiamo in gestione ed altre che arriveranno, ma oggi quello che facciamo è vendere la nostra expertise, non abbiamo ancora sviluppato un nostro brand. L’obiettivo è arrivare a 20 hotel in gestione diretta per un valore di 250 milioni di euro nei prossimi 5 anni».
Intanto Borgo Egnazia ha aperto la strada alla destagionalizzazione in Puglia. «Abbiamo 184 camere con dieci mesi di apertura, la mia speranza è che in Puglia si possa lavorare dodici mesi all’anno. Al momento ci stiamo preparando per il G7 che ospiteremo a giugno, con un nuovo spazio per eventi. Tra gli interventi in cantiere ci sono anche tre nuove camere, il proseguimento delle attività di attenzione all’artigianato locale con una fondazione. E come famiglia abbiamo acquisito un’ex area industriale sul mare, che diventerà uno spazio per grandi eventi».
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