by Andrea Lovelock | 16 Ottobre 2017 13:37
Oltre 33mila alberghi, 251mila dipendenti (di cui il 61% donne), 18 miliardi di euro di fatturato su un totale di 93 miliardi di consumi turistici: questi sono solo una piccola parte del gran numero di dati racchiusi in L’Albergo, volume realizzato da Federalberghi, in collaborazione con la Confcommercio, presentato alla fiera di Rimini. Uno spaccato statistico, ma anche analitico, del patrimonio alberghiero ricettivo che, sebbene abbia perso il primato di ricettività a vantaggio dell’universo extra-alberghiero (soltanto i bed & breakast sono oggi 33mila), rappresenta ancora il settore imprenditoriale trainante nell’industria delle vacanze made in Italy.
«Il settore dei viaggi è cruciale per la crescita economica nazionale. Per questo abbiamo collaborato con convinzione al Piano strategico di sviluppo del turismo 2017-2022. Oltre agli aspetti legati alla tutela e alla rappresentanza, abbiamo fatto nostra sempre più l’esigenza di fornire servizi e strumenti concreti di sostegno all’attività quotidiana dei nostri imprenditori», ha sottolineato Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio.
La valenza di questo libro, ha proseguito Sangalli, «sta nel fatto che è una sorta di bussola che racconta l’innovazione nel settore. E lo fa parlando di turismi, di come capirli e interpretarli. Perché oggi non c’è più “il turista”, ma c’è il turista della bici, del golf, del vino e così via. Un volume che tratta l’innovazione come un alleato che amplia il mercato senza impoverirlo e può rendere ogni imprenditore “unico” per il servizio offerto e per l’esperienza che il cliente vive. Ben altra cosa è invece tollerare eccezioni negli standard di qualità o nelle regole che, invece, devono essere uguali per tutti».
Gli ha poi fatto eco il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che ha precisato come «questa guida sia il frutto di una collaborazione virtuosa tra Federalberghi e Confcommercio. È stata concepita con l’obiettivo di diventare strumento utile nelle mani di tutti coloro che intraprendono il loro percorso nell’impresa alberghiera o già ne fanno parte. Il nostro lavoro è dedicato proprio a questi operatori dell’accoglienza, i quali si confrontano ogni giorno con mille opportunità, ma anche con tante difficoltà non sempre prevedibili che peraltro richiedono soluzioni veloci ed efficaci. Nulla infatti deve essere sottovalutato in un processo di crescita progettato per il buon rendimento di un’impresa. Nell’era del web è indispensabile investire nell’innovazione. Il settore della ricettività è stato tra i primi a doverlo fare, travolto dall’onda delle agenzie online e del nuovo modo di confezionare il viaggio. Il successo di un’impresa scaturisce anche dalla capacità di intercettare e assecondare i mutamenti del mercato, con una sensibilità particolare nei confronti del consumatore finale».
Tra le curiosità contenute nel volume della collana Le Bussole la conferma della leadership del Trentino Alto Adige come regione con il più alto numero di strutture alberghiere in Italia (oltre 5.600), seguito dall’Emilia Romagna con 4.400. Sorprendente la crescita di strutture ricettive in Sicilia e Puglia, che ha sfiorato il +50% negli ultimi 15 anni.
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